Pagine Ziran
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lunedì 2 maggio 2011
Leggero come una piuma
Questa è la sensazione che riconosco in me in questo momento. Arriva dopo mesi di pesantezza e di grigiore. E' stato un periodo complesso, mi sembra di esser dovuto rinascere parecchie volte prima di trovare la strada giusta. Sto ascoltando "Divenire" di Einaudi, e cammino in cerchio sopra il tappeto del mio studio. Pure sensazioni.
Bisogno di leggerezza. Dal dicembre scorso è stata una continua rincorsa contro il tempo e contro la mancanza di tempo, la stanchezza si annida dietro ogni attività. Ma in questi giorni ho scoperto cose nuove, di me e della mia pratica, che vuol dire della mia vita. Tutto è straordinariamente connesso.
La sensazione di leggerezza nasce da questa connessione. Tutto avviene in maniera apparentemente caotica, ed invece ha un progetto preciso, delineato, delicato e raffinato nella sua essenza. Non lo vedevo, ora lo vedo, e mi rassicura. Scorro con la musica, le mie gambe sono più forti e flessibili di anni fa, e il tempo, continuo a ripetere a tutti, è galantuomo, rende giustizia.
Leggero come una piuma: ricordo la scena finale di Forrest Gump, quando la piuma se ne va nell'aria da sola. La grande verità è: stupido è chi lo stupido fa. Non occorre essere laureato per capire le cose per come sono. Ricordo un insegnamento di una maestra di riflessologia: quando avete tempo andate in stazione centrale (era a Milano) e guardate la gente. Nient'altro.
A che serve? Per imparare a cucinare bisogna cucinare. Per imparare a combattere bisogna combattere. Per imparare a guardare bisogna guardare. Oggi mi piace molto guardare, tutto è qua, davanti agli occhi, sono solo i nostri occhi che non vogliono vedere, si inventano storie incredibili per non vedere, preferiscono i loro sogni a ciò che è.
Siamo piume. Ma l'abbiamo dimenticato. Non sediamo in meditazione per diventare Budda, siamo Budda e sediamo per ricordarcelo. Ma adesso non siedo ed cammino, leggero come una piuma. Leggero, leggero, gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi, svaha: andato, andato, andato oltre, andato completamente oltre, il risveglio, avvenga!
Che tutti gli esseri possano partecipare di questa leggerezza.
Un abbraccio

... da qualche parte ho letto...
RispondiEliminadi un tale che chiedeva consiglio ad una persona più avanti nel cammino:
- "e adesso da dove parto, da dove proseguo; e cosa faccio...."
* "prosegui o riparti da dove sei e fai quello che sai fare"
"Quello che sappiamo fare, l'abbiamo imparato tutti, facendolo".
Marco.S.
Thanks Marco, like your comment. Luigi
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