I Quattro Animali del Baguazhang sono un riferimento guida per la pratica, soprattutto per la comprensione del cosiddetto (e spesso frainteso) lavoro interno. Gli animali incarnano delle qualità fisiche e istintuali che sono importanti per formare un corpo solido e flessibile, e quindi preparare la struttura per diventare un buon combattente.
Usare un animale come modello di riferimento oggi ci sembra strano, perchè abbiamo perso l'abitudine al contatto con la natura. Quindi occorre decodificare le qualità dell'animale per spiegarne i principi.
Sulla base della mia esperienza, proverò a dare delle indicazioni che servono a qualunque stile di Baguazhang (e non solo) per acquisire quella qualità che nel tempo permette di migliorare significativamente la propria pratica.
Nel Baguazhang si dice:
"Gambe di tigre
Torso di drago
Braccia d'aquila
Occhi di scimmia"
1. Gambe di tigre.
Le gambe devono lavorare come se avessero le qualità delle zampe posteriori di una tigre. Basta guardare un gatto. Da fermo può saltare fino a due metri senza problemi. Le gambe in accosciata sono come molle cariche, che possono esplodere in ogni momento. Lavorano sempre unite insieme nell'intenzione in ogni movimento, Se curvano, saltano, muovono avanti, galoppano, le zampe sono sempre perfettamente coordinate per la massima efficacia. Questa è la qualità da ricercare nelle nostre gambe. Baguazhang è l'arte del movimento e delle gambe per eccellenza, quindi la tigre è un animale importante per noi.
La tigre non cammina mai in punta di zampe, o rasoterra, ma sempre in modo articolato, cauto, pronto a cambiare direzione: avanti, indietro, di lato, in alto, in basso. Un animale in genere, ma la tigre specialmente, ha sempre una posizione stabile, equilibrata, ma pronta al cambiamento, e non perde mai l'equilibrio. Le zampe posteriori sono solide e stabili, anche nel mezzo di una lotta furiosa. Osservate un combattimento tra tigri e guardate le zampe posteriori, vedrete quanto sono attive. Le gambe di un boxer volano come farfalle, ma quanto stanno per colpire sono piantate a terra come colonne, per permettere al corpo di pungere come un'ape.
Nella pratica lo spirito della tigre richiede di scendere progressivamente sulle gambe nel cerchio senza perdere la connessione con la schiena dritta e chiusa in Hui Yin. Le gambe si muovono su traiettorie naturali (lo diventano col tempo, Bai, Kou, Shun etc.), l'esterna in chiusura, l'interna dritta o in apertura (se deve girare) e i piedi si aggrappano a terra ad ogni passo. Il peso non è mai su due gambe, ma si sposta costantemente ed è sempre e solo su una gamba, in modo che l'altra possa muovere o calciare o fare altre cose. La gamba di appoggio deve sempre essere solida, potente, avere riserve di forza, e non mancare mai al di sotto del tronco.
I passi sono lenti e profondi, scavano nel terreno per acquisire stabilità e forza. Il peso deve scendere naturalmente verso i polpacci e le piante dei piedi. I piedi sono incollati al terreno su almeno nove punti ciascuno e mantengono il radicamento in maniera rilassata, lasciando che il peso del corpo scenda verso terra. Se le gambe sono rilassate, potenti, veloci e coordinate col resto del corpo, tutta l'energia sprigionata nascerà dalla terra e avrà un impatto sorprendentemente "solido" sull'avversario.
(continua)
3 commenti:
Grazie!! Sembrano cose ovvie ma fino a quando non inizi a sentirle nella pratica non inizi la loro vera comprensione
al Baguazhang day abbiamo iniziato a capire la pratica....
Grazie Calogero, è stato un piacere conoscerti :-) a breve uscirano anche gli altri animali. Buona serata Luigi
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