domenica 11 maggio 2008
San Francisco 1999 - Cercando Sifu Kuo (2/3)
Kuo Lien Ying era un personaggio carismatico. Membro influente del governo di Taiwan, aveva avuto il suo ultimo figlio a più di 70 anni, e aveva saputo creare un mito di sé ed una scuola con moltissimi allievi. Molti di loro sono nel tempo divenuti ottimi maestri a loro volta, e hanno portato avanti la causa del Guang Ping Yang Taijiquan (dal nome del luogo dove Yang Ban-Hou aveva insegnato a Wang Jiao-Yu e quindi a Kuo Lien-Ying) fino a farlo riconoscere internazionalmente come uno stile Yang ufficiale.
Kuo aveva potuto studiare, cinese tra i cinesi, con alcuni tra i più grandi capiscuola del passato, dalla discendenza diretta, di stili quali lo Shaolin del Nord, Taijiquan stile Yang, Baguazhang, Xinyiquan, e persino Yiquan con il mitico Wang Xianzhai e con suoi allievi famosi quali You Peng Si, creatore del metodo del Kong Jing, forza vuota, ed altri ancora. Ma chi era per me sifu Kuo Lien Ying? Difficile a dirsi. Avevo letto articoli su di lui sin da giovane, con l’avidità tipica di chi è giovane e cerca dei miti da raggiungere. A quel tempo non immaginavo che avrei viaggiato per il mondo per lavoro, e quindi Kuo mi sembrava un maestro ancora più irraggiungibile.
In particolare c’è una foto che mi ha accompagnato per tanti anni, sin dal 1977, nella mia cameretta e poi dove ho abitato. Quella immagine mi ha segnato nella pratica, ed era quella di Master Kuo in posizione di Zhan Zhuang, il Palo Universale. La testa liscia leggermente elevata, sguardo lontano semichiuso, sembrava concentrare in sé tutto lo spirito marziale cinese e il suo stato assoluto di “grandezza”, di maestria. Qualcuno in Chinatown a San Francisco mi ha confidato che forse non era così bravo come sembrava, altri mi hanno parlato di un grande Ego nel personaggio … resta il fatto che ha Sifu Kuo saputo creare qualcosa che a distanza e dopo tanti anni ancora lo rende davvero speciale. Se non è questa l’Immortalità taoista…
Ero a San Francisco per lavoro. Per la prima volta nella mia vita, dopo anni di letture di Inside Kung Fu e di libri (ho imparato l'inglese traducendo articoli di Kungfu), ero nella culla della vera pratica marziale, quella vicina al Bruce Lee di Los Angeles, ma anche lontana come la Cina da cui tanti maestri erano scappati. La sera in albergo, finite finalmente le ritualità del lavoro, mi ero ritrovato a domandarmi: quando avrò ancora la fortuna di essere a San Francisco? Da sempre cullavo un sogno: trovare il parco dove Sifu Kuo Lien Ying si allenava! Ma non sapevo nulla di dove potesse essere. Neppure Jane Hallander, cara persona e mia guida in San Francisco, non mi aveva saputo dire dov'era questo posto, neppure dall'alto del bellissimo parco che guarda il Golden Gate.
All’una del mattino sono ancor sveglio, non riesco a rassegnarmi di essere lì e di non poter realizzare il mio sogno. Così scendo dal letto, mi vesto, mi infilo il giaccone ed esco di corsa. Non so dove andare, non conosco nulla della città, so solo che la zona nella foto del Zhan Zhuang di Master Kuo era vicina alla Chinatown, ai piedi della celeberrima TransAmerica Pyramid di San Francisco.
Salgo la collina della Chinatown in mezzo a strade e stradine, e chiedo in un cinese molto approssimativo: Taijiquan? Kuo Lien Ying? Baguazhang? Sifu? Gwoon? Nessuna risposta, chi frigge wanton mi snobba, guarda lontano, i negozianti ancora aperti a quelle ore berciano in lingue e dialetti che non capirò mai, i venditori di strada mi guardano come un pazzo, altri mi scrutano di sottecchi. Cerco, sbircio, mi infilo in strade buie, cammino, corro a volte nella notte, chiedendomi se sto facendo bene. Parlo da solo, mi faccio coraggio, mi dico che ce la farò: strano da dirsi, ma dentro di me ne ero certo, di una certezza inspiegabile, da folle sognatore: sono certo che troverò il posto, il parchetto dove per tanti anni Sifu Kuo aveva praticato, insegnato, sputato, visto il sole sorgere.
E alla fine ci arrivo. (continua)
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