La pratica del Baguazhang passa attraverso l'adattamento alle situazioni e ai luoghi. Il continuo e imprevedibile cambiamento è infatti una delle rare certezze di questa arte.
Nelle isola Canarie, a Santa Cruz de Tenerife c'è un bellissimo parco che offre una natura splendida nel cuore della città. In questo parco c'è un angolo fomato da palme di Manila, che offrono un fusto abbastanza liscio e flessibile per praticare.
Così, una mattina dopo l'altra, mi sono recato tra queste palme, che distano tra di loro da uno a due metri e mi sono allenato con nuovi schemi di Nove Palazzi, muovendo da una palma all'altra e applicando le tecniche degli Otto Animali.
Avevo già visitato questo parco ma non avevo mai considerato che quell'angolo di palme potesse così bene adattarsi all'allenamento. E' proprio vero: noi guardiamo ma spesso non vediamo anche le cose che sono davanti a noi.
Questo vuole essere uno stimolo a coloro che, lamentando problemi di spazio o di tempo, non riescono ad allenarsi. Anche un parco, anche una sola palma può diventare un magnifico sparring partner per capire come lavorare.
2 commenti:
Caro Luigi:
il risveglio della tua attenzione a questo parco, e ai suoi 9 palazzi, deve essere un regalo dell'amico Vittorio, che ci ha lasciato da un anno.
Casualmente hai postato il 16.
Mi sembra che nel nostro ultimo seminario insieme, i nove palazzi fossero un punto centrale del programma.
sorprendente coincidenza per celebrare la memoria.
Marco S.
Caro Marco, come non essere d'accordo, proprio a Tenerife ho ripensato a Vittorio e in questi giorni ne parlavo con Luca, di quando con lui conoscemmo Jan Kallenbach a Firenze durante un seminario di Yiquan. Gli amici non se ne vanno mai. Un abbraccio
Posta un commento