Il mese di novembre volge a conclusione, e quando siamo quasi nel cuore dello Yin stagionale inizia un dicembre diverso dagli altri anni, con qualche preoccupazione in più, e forse proprio per questo sarà un mese e un Natale più intenso negli affetti e nel dare valore alle giuste cose.
Evelina scrive dal cuore dell'Istria, e la sua padronanza della lingua italiana è affascinante, da vera linguista filologa. Con i ragazzi di Pula c'è un legame particolare, che mi sta molto a cuore. Pubblico l'articolo di Evelina perchè è bene che non sia sempre io a scrivere su questo blog.
E' un articolo che scalda il cuore, quindi va bene per Natale! Un abbraccio.
Ho conosciuto Luigi 5 anni fa durante un seminario a Pola, uno dei miei primi incontri con il Chi Kung.
E che seminario è stato quello! Un SEMINARIO nel vero senso della parola: dai semi sparsi sono sbocciati e pian-piano sono cresciuti un albero (il palo), tigri, draghi, conchiglie, orsi, uccelli, il bambù che muove il vento... un mago che trasforma i muscoli, i tendini, ma pure il corpo e la mente, che si chiama XIAO YI JIN JING. Ma e' nata anche la devozione per un Maestro (e lo dico a nome di tutti noi Istriani) grazie alla sua maestria e per l'amicizia, per com'è.
Insomma, domenica pomeriggio ho trascorso coi partecipanti del Baguazhang, dando ogni tanto un piccolo contributo alle traduzioni di Big Darko, per chi non capiva bene l'italiano e godendomi di guardare gli sforzi nell'acquisire i movimenti giusti, il passo strisciante, l'allineamento del corpo... Ma, sopratutto mi godevo le spiegazioni che Luigi dava e che assieme con le sue dimostrazioni risultavano con la forma che stava per nascere: sembrava un scultore che da un pezzo d'argilla amorfo crea una scultura, anzi, una ciotola ornata.
Mi spiego: sono una dilettante (pure ignorante) totale nel campo delle arti marziali, ma ascoltando e osservando quel che succedeva nella palestra mi è venuto in testa un sacco di cose. I principi del Bagua li puoi facilmente paragonare con i principi validi nella vita quotidiana. Poi, alcuni movimenti: raccogli l'energia, trasformala dentro di te e agisci. L'allineamento del corpo a volte assomiglia ad un vettore nello spazio, affusolato intorno a se stesso, che dai piedi ben radicati parte per bucare (mi piace la matematica).
Ma quello che mi fa l'impressione più forte è la femminilità della forma. Eh sì, perché è circolare, com’è il modo di pensare femminile, è un'insieme che contiene altri sottoinsiemi e gradualmente porta alla conclusione; non è lineare e diretto com'e' il modo di pensare maschile. Tutto questo l’ho visto anche quando si lavorava in coppia. Due delle tre ragazze che hanno partecipato, la piccola-grande Suzi e la giovane Maja sembravano ballare nel loro camminare circolarmente in coppia. E invece quasi tutti i ragazzi dovevano impegnarsi per non "andare" in lineare, invece di creare il giro (questo, alla fine, poteva essere anche perché impiegavano conoscenze tratte dagli altri tipi delle arti marziali), ma io lo trovo proprio come il principio "M".
Insomma, un pomeriggio da ricordare, anzi - il weekend intero, dal primo all'ultimo minuto, grazie a Luigi, ma anche a tutti gli altri.
Evelina Gržetic
(Nella foto: la nostra corrispondente dall'Istria Evelina in Xiao Yi Jin Jing)
2 commenti:
Fa piacere vedere come persone divise da lingua,kilometri,ma che concordano su certe vedute o nella vita o nella pratica riescano ad interagire.Alla prossima esperienza in quella terra meravigliosa d'Istria se potrò mi piacerebbe moltissimo essere dei vostri.Sergio
La diversità è ricchezza! Leggo volentieri i commenti su Luigi e provo orgoglio. Orgoglio di essere amico e fratello.
E sono grato per il fatto di avere una persona così ricca vicino a me. Un abbraccio!
Gian.
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