sabato 6 dicembre 2008

Cheng Man-Ching

Ho appena finito di leggere "There are no secrets" di Wolfe Lowenthal, un libro dedicato ai dieci anni di studi di Taijiquan a New York con il maestro Cheng Man-Ching, allievo di Yang Cheng-Fu. Comprai questo libro e lo lessi nel 1993, comprandolo ai miei primi insegnamenti di Baguazhang in Francia, ai Rencontres Jasnières. 

L'ho riletto in questi giorni, 15 anni dopo, e scopro che è un libro eccellente, pieno di quelle cose belle che ogni allievo desidererebbe aver sperimentato con il proprio maestro. "There are no secrets" parla in ogni pagina di Taijiquan in tutti i suoi aspetti, dalla forma al tuei shou, e di quel personaggio unico che fu il Professore (come gli allievi chiamavano il maestro Cheng), maestro delle 5 arti (calligrafia, pittura, medicina, poesia, ma soprattutto Taijiquan).

Ogni pagina è una scoperta, contiene almeno una frase che varrebbe la pena di mettere in cornice in casa o in palestra, perchè illumina gli aspetti del Taijiquan e della vita quotidiana più tipicamente insiti nella cultura cinese e che difficilmente noi occidentali riusciamo a vedere nella giusta prospettiva.

Il libro è una raccolta di informazioni che riescono utili a praticanti di ogni livello, e sicuramente anche la maniera educata, elegante e appassionata di Wolfe Lowenthal riesce a far entrare nel mondo del maestro Cheng il lettore. L'aspetto tecnico è comunque amalgamato con maestria con un tocco dolcemente romanzato del ricordo.

Avevo appena finito di leggere anche le "Advanced Tai Chi Form Intructions", sempre del maestro Cheng, e devo dire che davvero oggi - a differenza di qualche anno fa - riesco a vedere da vicino i fili che legano la pratica interna di Taiji, Bagua e Xingyi. Davvero, non c'è differenza quando si sono compresi i principi.

L'universo degli allievi del maestro Cheng, dei quali ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere il maestro William C.C. Chen, Nils Klug ed altri ancora, è un mondo all'interno del mondo del Taijiquan, fatto di aneddoti, ricordi, mitologie, nostalgia e racconti ai limiti del'incredibile. Ma è così che si alimenta il ricordo e la voglia di crescere.

Ne consiglio la lettura a tutti i praticanti di Neijia. Senza nessuna eccezione!

(Nella foto, Cheng Man-Ching mentre esegue la forma di Taijiquan. Trovo eccellente la sua presenza, che "riempiva la palestra")

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