giovedì 24 settembre 2009

La frittata di venerdì sera a Palu















Ricevo da Lina, la nostra grande traduttrice e prof di Pasin, che racconta la serata a Rovigno di questa estate durante il seminario. E' vero, nel Baguazhang le idee e le sensazioni si moltiplicano, ed è bello scoprire come il nostro cervello elabora le informazioni. Grazie Lina, sei sempre la migliore! Un abbraccio a te e Borici. ***

La frittata di venerdì sera a Palu' (vicino a Rovigno)

Che bello ritrovarsi ogni tanto come ci e' successo venerdì sera, 14 agosto, la sera prima del seminario! Mangiare 2-3 tipi di frittate, oltre a parlare e ridere a crepapelle in due-tre lingue (diverse ma simili) in un posto come "konoba (taverna,cantina) da Mofardin". Cosa vuoi di più della vita?

Ritrovarsi con te, Luigi, ha una particolarità: se ci si incontra dopo cinque anni, dopo cinque mesi o meno: il livello e la qualità della comunicazione persiste: dove si finisce l'ultimo incontro, continua il prossimo, come che gli spazi bianchi (cioè gli anni o i mesi senza contatto) non ci fossero mai stati. Poche persone di questa qualità … E poi, abbiamo conosciuto Luca, cosi "open minded" ed interessato nella cultura Croata e della vita Istriana che a me sempre fa un grande piacere.

Due lati del Baguazhang

Fuck or kill vs. Fuck and feel.
Sono due lati della stessa medaglia, il primo e' maschile, l' altro è femminile. Già da un po' (seminario del ottobre 2008 a Pola) avevo pensato sul Bagua come un' arte molto femminile, poi dopo penso: c'e' di piu'! Dopo la cena di venerdì sera scopro la sua piena integrità.

Tutto parte dal fatto che Bagua consiste da tre segmenti: quello terapeutico (che si manifesta nel rafforzamento del corpo, postura, allineamento …), trasformativo (nel senso che una pratica coerente e regolare porta alla fine verso la trasformazione, non solo fisica, ma soprattutto quella del conscio) e quello combattivo (competitivo?), (cioè - Bagua e' un'arte marziale: ci sono io, c'è un avversario).

Ma, mi e' stato chiarito che non solo non si trattava di una scelta come coltivare Bagua, ma che tutti e tre sono alla pari, che si intrecciano, bisogna curarli. Vabbe' chiaro, ho capito. Pian - piano, tra gli scherzi e le cose serie viene fuori che la conseguenza finale di un lavoro devoto, uno viene esperto in modo di poter risolvere lo scontro coll'avversario in un solo modo: gli toglie la vita.

Certo, è una situazione estrema, è una scelta estrema. „Masticavo“ quest' idea 2-3 giorni ed ecco che cosa mi risulta: ho tolto l'idea che uno (o una) realmente si trova in una situazione di dover difendere la propria vita “just like that“ - nella vita quotidiana. Quindi, si tratta di un/a praticante che si allena; nel suo cammino incontra diverse persone, i maestri, gli allievi: i colleghi di questo lavoro duro. E cresce.

Crescono anche loro, gli altri. Si diventa bravi, gli incontri e gli scontri diventano un crescendo continuo … (beh, ci sarà pure qualche cadenza, ma si continua !) Lo sviluppo fisico seguito dallo sviluppo personale (psicologico), intrecciati nel processo trasformativo: tutti i rancori pianti, le emozioni risolte, tutti i lati oscuri: le ombre, le tenebre, le paure - chiariti e integrati. Si acquisisce la gestione delle energie: Qi, Jing, Shen…

Un giorno si inciampa ad uno o una bravo come te. Lo scontro è maestoso, la prestazione altissima, micidiale. Ma uno che si impadronisce di queste qualità non toglie la vita! E se ci sono due? Non ho minima idea che cosa succede. Forse una danza? Può darsi, ma non e' di certo "La dance maccabre", piuttosto sarà una danza che glorifica la Vita, lo Spirito, l'Amore, ed e' qui che il lato maschile („fuck OR kill“) trasforma e abbraccia il lato femminile („fuck AND feel“), svaniscono la lotta e la violenza ed appare l'armonia. Yin e Yang. Il cerchio si chiude.

Forse tutto quanto e' una stupidaggine, alla fine sono una dilettante, ma mi piaceva l'idea.

Lina Gretic

(Nella foto, uno spettacolare Folpo in Campana, cioè cotto sotto la brace in una doppia teglia di ferro, che mantiene tutto il sapore e la morbidezza del cibo. Così lo cuociono in Istria alla Konoba Mofardin, visto che si parlava di cena mi sembrava adatto!)

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