domenica 24 ottobre 2010

2 settimane

Mancano 15 giorni al secondo incontro di formazione in Baguazhang a Vicenza, e questa domenica di pioggia stimola riflessioni e nuove idee.

Sarà una bella rimpatriata con tutti gli amici che vengono dalla Croazia, dalla Svezia e da qua vicino. Ancora una volta, l'obiettivo è quello di andare in profondità nella conoscenza e nella applicazione del Baguazhang, essere efficaci, coordinati nel sistema interno. Non importa quante volte ripetiamo gli stessi gesti, l'importante è che ne derivi sempre una maggiore coscienza e consapevolezza.

Il cammino del Baguazhang è apparentemente sempre in salita, come in tutti i cammini di crescita personale oltre che marziale. Se aggiungiamo che nella nostra pratica non abbiamo "forme" fisse da praticare, che ci aiutino a sentirci "al sicuro", si può capire un senso di smarrimento a volte. Ma non è altro che una porta da superare, una nuova sfida alla capacità di comprensione. Dobbiamo crescere.

Le forme, le sequenze di movimenti preordinate, dobbiamo crearle noi, non dobbiamo seguire schemi che non ci appartengono. Le forme sono bellissime scorciatoie per non pensare e non fare fatica, ma non ci portano lontano perchè non sono il frutto del nostro lavoro. Anche se questo sembra semplificare la vita, quando avremo capito la struttura delle cose, saremo molto più "dentro" la pratica che se avessimo imparato 64 forme da centinaia di movimenti. Una volta capita la funzione e la modalità, tutto è corretto, anche il più piccolo dettaglio.

E' una strada che porta lontano.
Siamo viandanti in cammino.
La luna ci accompagna.

(Nella foto una bella immagine di Maurizio e Sergio in Roushou a mo' di digestivo dopo pranzo!)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo e essatamente che penso ance io..buon txt
Darko