mercoledì 11 gennaio 2012
Gang Rou Shou
L'unico modo per imparare a combattere è combattere. I livelli di intensità e di rischio sono a scelta di ognuno nella pratica, e sappiamo tutti che un vero combattimento da strada o sul campo di battaglia è brutale, molto rapido e senza pietà.
Per acquisire invece una ragionevole attitudine con uno o più avversari, esistono metodi che permettono di acquisire abilità, occhio, velocità e forza per avicinarsi al combattimento. Non vanno confusi con il combattimento, ma permettono l'avvicinamento a chi svuole esplorarlo in maniera sana.
Sabato prossimo 14 gennaio dalle ore 9 alle ore 13, al parchetto di via Puccini a Caldogno, ci ritroviamo per analizzare da vicino il meccanismo di questi due primi livelli di pratica, Rou Shou e Gang Shou, "mani che impastano" e "mani dure". Partiremo da una mano e passeremo a due mani, esploreremo il concetto di "giardino" e di chi sta "sopra" e chi sta "sotto", l'uso dell'intenzione, gli angoli di attacco e il senso del movimento.
Ci sono alcune piccole regole auree per un sano Rou-Gang Shou, e sabato le vedremo. Sono alla base di qualsiasi lavoro a coppia nel lavoro interno.
Come al solito, consiglio equipaggiamento adatto, ben coperti (ci sarà il sole), carta e penna e magari qualche macchina fotografica per immortalare il momento e le braccia.
(Nella foto, Carlo e Sergio - di schiena - in un rudimento di Rou Shou, a dicembre 2011)
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