lunedì 23 gennaio 2012
I Venti Principi del Karate
Così scrisse Gichin Funakoschi, indimenticato padre del Karate.
1. Non bisogna dimenticare che il karate comincia con il saluto, e termina con il saluto.
2. Nel karate, non si prende l'iniziativa dell'attacco.
3. Il karate è un complemento della giustizia.
4. Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.
5. Nell'arte, lo spirito importa più della tecnica.
6. L'importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l'esterno.
7. La disgrazia proviene dalla pigrizia.
8. Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo.
9. L'allenamento nel karate si prosegue lungo tutta la vita.
10. Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza.
11. Il karate è come l'acqua calda, si raffredda quando si smette di scaldarla.
12. Non pensare a vincere, ma pensa a non perdere.
13. Cambia secondo il tuo avversario.
14. L'essenziale in combattimento è giocare sul falso e sul vero.
15. Considera gli arti dell'avversario come altrettante spade.
16. Quando un uomo varca la porta di una casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.
17. Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale.
18. Bisogna eseguire correttamente i kata, essi sono differenti dal combattimento.
19. Non dimenticare la variazione della forza, la scioltezza del corpo e il ritmo nelle tecniche.
20. Pensa ed elabora sempre.
L'amico e maestro Bruno Ballardini ne ha scritto un libro che merita di essere letto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
17. Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale.
...mi piace aggiungere...
non si finisce mai di "cominciare", è molto bello, sembra dire, non dimenticarti mai che ogni momento è come se fosse la prima volta, con la stessa paura, con la stessa insicurezza, forse è lì la chiave, fai tutto come se lo stessi cominciando ora per la prima volta.
un saluto...alb.
Grazie Alberto, condivido pienamente. A sabato :-)
Posta un commento