lunedì 26 maggio 2014
Il Maestro della Montagna
Raccontavo stasera al telefono ad un amico marzialista tedesco, il buon Andreas Engelhardt, che quando vado in montagna per camminare lunghe ore perso in mezzo ai boschi, ho la sensazione di essere a contatto con un maestro speciale, che io chiamo il Maestro della Montagna.
Molte volte sono stato ispirato a riflessioni profonde dalle lunghe camminate nei boschi dell'altopiano di Asiago, ad esempio, ma anche in Ahrntal, sulle Alpi svizzere, sugli Appennini, nelle Alpi austriache, dove c'è fatica, sudore, camminare e silenzio, la forza guaritrice della Natura opera i suoi quotidiani miracoli.
Già solo l'ascolto degli uccelli, della pioggia, del vento tra i pini, dei passi nel sottobosco aiutano a sentirsi bene, in un posto dove si è in rapporto diretto con il mondo.
Le intuizioni più belle, i pensieri più grandi, la sensazione di essere e di sentirmi vivo lo devo alla montagna e ai suoi maestri. Capisco alcuni amici, che da anni tornano nel Wudang per andare a trovare anziani solitari esperti di pratiche daoiste. Il camminare, il progredire è già parte della pratica e del risultato.
Poi, sfogliando il mio album di foto, ritrovo un volto di un gigante che sta a guardia della Val d'Astico, l'Altar Knotto. Ve lo dedico, sperando che anche voi possiate sviluppare la pratica interna di alchimia dell'ascolto del Maestro della Montagna.
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