martedì 19 maggio 2015

Modena, Baguazhang 2.3



Domenica 24 maggio Sergio Fanton ed io saremo in provincia di Modena per un incontro di introduzione al Baguazhang. Andremo a ritrovare gli amici con i quali stiamo condividendo il cammino da ormai qualche anno, ma anche nuove persone che vogliono scoprire questa bellissima arte, ma anche e soprattutto fratelli di pratica che hanno scelto di venire a vederci qua, come i maestri Yves Kieffer di Arona e Angelo Coluzzi di Roma. Sarà un grande evento in cui ci ritroveremo per praticare, stare insieme e divertirci.

Questo è un aspetto che si apprezza sempre di più nel tempo, quando dopo il lavoro tecnico e marziale si scopre una base di scambio, di partecipazione, di condivisione a livello umano. Quando ci si allena, ci deve essere rigore: contenuti tecnici precisi e chiari, didattica efficace, drill per sviluppare le abilità e renderle automatiche, e tutto corredato da spiegazioni corrette, principi fisiologici, anatomici e energetici. Lo scopo è di creare una motivazione profonda nella persona ad andare avanti anche da sola fino alla prossima volta e cominciare il viaggio dentro l'arte marziale.

Poi c'è il terzo tempo, tanto caro ai rugbisti. Il terzo tempo è quello degli spogliatoi, del bere e mangiare insieme all'avversario, del socializzare e conoscersi, dove c'è spazio per tutti quegli scambi che sono così importanti per la crescita. Qui nascono amicizie che durano per tutta la vita. Qua ci si dicono delle verità importanti e si confessano debolezze e paure, con la quasi certezza che dall'altra parte ci sarà un altro come noi che ci capisce e di darà un consiglio o un supporto, o che solo ci ascolterà. Come dice il maestro Dan Docherty, quando un praticante è bravo nella sua pratica, ha il senso dello humor e mangia e beve, che altro si può chiedere ad una persona?

Vengo da due giorni di studio con i miei insegnanti a Milano, ed ancora una volta riscopro ed apprezzo i lati umani di ogni persona, il loro essere differenti, la loro generosità, la loro disponibilità, la loro ricchezza. La caratteristica più bella è la capacità di trovare un equilibrio in mezzo a tutti i problemi di ogni giorno, anche dei problemi personali, e di parlare. La sensazione è che possiamo finalmente lasciar buona parte delle maschere o degli atteggiamenti di circostanza e possiamo finalmente rilassarci, senza doverci difendere continuamente.

Credo che si possano ritenere molto fortunati quei praticanti o insegnanti che - come me - hanno nella propria relazione con l'insegnante, con i fratelli e con gli allievi questa attitudine. Con Sergio Fanton ci unisce una amicizia di quasi trent'anni ormai. Siamo tutti nella stessa barca, e ognuno cerca di crescere e di andare avanti al meglio. Siamo insieme, siamo una famiglia, e questo non va nè sopravvalutato né sottovalutato. Ogni famiglia va stretta, ma senza famiglia si vive peggio. E' un po' come i porcospini di Schopenhauer. I porcospini in inverno nella tana devono stare vicini per farsi caldo e sopravvivere al freddo. Ma troppo vicini si pungono. Allora devono trovare la distanza giusta per stare al caldo insieme e non farsi male. Così è per tutti noi.

Sono felice di andare a trovare Yuri e Monica a Modena, di rivedere Angelo e di riabbracciare il mio maestro Yves Kieffer, che dopo venticinque anni mi onora ancora della sua amicizia. Sarà un bellissimo momento, e sono certo che così sarà anche per chi parteciperà.

Drago e Orso attendono di manifestarsi!

A domenica

(Nella foto, Sigung Wang Shujin)

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