Seminare uno spirito positivo di "yes you can", dovunque tu vada, chiunque tu incontri, e quando le cose non vanno bene, va bene lo stesso, abbiamo imparato ad essere più stabili, e non solo in Zhan Zhuang. E' un grande esercizio per il proprio ego. Davvero i cinesi l'avevano vista lunga: "quando arriva il grande vento del cambiamento, c'è chi costruisce muri, e c'è chi costruisce mulini a vento". L'unico obiettivo per certi è di tenere stretti stretti a se' gli allievi, creare dipendenza, così come loro dipendono da loro, e così si creano nuove generazioni di insegnanti chiusi, timorosi, afflitti da incapacità al confronto.
Ronnie ha lavorato con passione sempre, per 21 anni ha sempre avuto un motore acceso dentro con il quale voleva che il mondo fosse coinvolto, condiviso, messo insieme. Gente di Oriente e Occidente, maestri e principianti, guerrieri e pacifisti, apocalittici e integrati, tutti si sono messi in gioco e hanno approfittato della grande piattaforma di Tai Chi Caledonia, senza rendersi conto che stavano facendo il gioco di Ronnie: rendiamo possibile l'impossibile, facciamo dialogare gli opposti, armonizziamo.
Ieri sera (e adesso vado a continuare il lavoro) ho approfondito ancora il lavoro dei Nove Palazzi, il livello che tra poco passerò ai ragazzi del terzo anno, ed ho avuto una serie di epifanie che credo derivassero da Ronnie. Almeno questa è la sensazione che ho avuto, altrimenti non posso spiegare come sia avvenuto. Se educhiamo la mente e lo spirito ad essere e restare aperto, disponibile, nonostante i venti contrari e le burrasche, arriva una ricompensa. E' una ricompensa sottile, ma solida e duratura. Si chiama crescita.
Grazie Ronnie
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