Vorrei ringraziare tutte le persone che negli anni mi hanno spronato a fare sempre meglio, quelle secondo le quali "questo non è Baguazhang", come gli scienziati che non sopportano l'idea che un calabrone possa volare perchè ha le ali troppo piccole. Perchè mi fanno sentire ancora più vivo e vero, e soprattutto in ottima compagnia. Dopo trent'anni di esperienza in Europa e America, tra i maestri e le scuole che hanno dimostrato la loro efficacia in combattimento, anche da strada, almeno due (a cui sono molto vicino) sono state accusate della stessa cosa: non fanno Taiji vero, non è una vera arte, non hanno discendenza, etc. Mi sento davvero bene!
Lascio al piacere di chi pratica l'augurio di sapersi guardare attorno, di restare aperti mentalmente e di rendere viva la loro pratica, per non cadere nelle trappole del blabla chattifero mortale dei "guerrieri su carrozzina a rotelle", come Dan Docherty definì giustamente anni fa chi scrive nei forum ma non sa mettere insieme due movimenti.
Il segreto? Non ci sono segreti (Kungfu Panda?). Praticare, praticare, praticare. Prendi le scarpe e scendi in cortile. Noi andiamo avanti.
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