martedì 17 novembre 2009

Autunno











In questi ultimi due mesi c'è stato un certo rallentamento nella pubblicazione dei post di questo blog. Me ne scuso con i lettori, che so molto fedeli e puntuali. Questo rallentare da un lato è anche il frutto della stagione, che è ancora piacevole, ma molto umida e nebbiosa nella valle Padana (e quindi stimola al ritirarsi), e dall'altro è il risultato di una vita personale piuttosto frenetica e spesso in viaggio tra le nuvole.

Secondo il Dao, l'autunno è il momento del compimento, in cui i progetti devono andare a termine perchè dopo arriva l'inverno che richiede che tutto sia fermo, immobile, per ricaricarsi per la prossima primavera. E' il ciclo delle stagioni, che noi - per contro - non rispettiamo mai, visto che a settembre inizia il nuovo anno scolare, ad esempio.

Rallentare spesso è la premessa per fermarsi. Alcuni dei migliori blog che ci sono sul Taijiquan o sul Neijia sono stati "vivi" per un paio d'anni, e poi chi li curava ha scelto di abbandonarli per dedicarsi alla pratica. Scelta giustissima, secondo me, anche se così lasciano un vuoto di informazione che sarebbe stato bello fosse colmato.

Quando ho iniziato a scrivere questo blog è stato per condividere l'esperienza. Trovo che mi sia servito molto anche per stimolare e migliorare la mia pratica, per conoscere nuovi amici e lavorare insieme con loro, per mettermi in gioco e vedere che succede. Sono molto grato degli scambi che questo blog ha prodotto, dagli incontri ai seminari, alla voglia di scrivere i miei libri sul Baguazhang.

Questo porta me, ma penso anche altri amici e colleghi, a riflettere su quale sia il punto di equilibrio nel praticare e scrivere sulla pratica. Molti insegnanti che conosco non scrivono, vorrebbero mettere nero su bianco la loro esperienza, ma non lo fanno. E spesso neppure sentono davvero il bisogno di condividere le loro conoscenze.

Oggi il Web ci porta informazioni in massa e ci permette di crescere molto rapidamente. Rispetto a 20 anni fa, oggi possiamo sapere di più, possiamo comparare, spesso a costo zero, e molto più rapidamente. Ma sapere - da solo - basta? Goethe saggiamente ricordava che non basta, occorre fare. Fare e capire sono la chiave di tutto, anche del Baguazhang.

Quando il tempo è poco, ho capito che per me è meglio praticare. I guerrieri della tastiera sono già così numerosi che non sentiranno la mia mancanza. Man mano che i ritmi si avvicineranno a fine anno e al Natale sono certo che saranno più quieti, e potrò tornare a scrivere con più serenità sui temi che mi stanno a cuore.

Siate pazienti, anche le foglie da verdi diventano gialle e poi rosse, e pazientemente attendono la fine del loro ciclo. Sono affascinato da questo tempo dell'anno, e trovo che la natura ci racconti una storia di grande dignità ed eleganza, oserei dire anche d'amore.

Buon autunno.

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