giovedì 15 dicembre 2011

Come un pettirosso in inverno



Siamo tutti presi dal tempo dell'Avvento, i trenta giorni prima di Natale, e siamo sopraffatti dalle cose da fare, dai pensieri sugli altri, dalle ricerche dei regali, dalle preoccupazioni per il futuro, dalle emozioni che ci circondano e ci assediano.

Quando ho visto questa foto - davvero evocativa, così innocente e sincera - che esprime la nostra solitudine interiore, la nostra percezione del nostro esistere così solo in mezzo a tanta gente, mi sono sentito nel pieno del clima natalizio, di quello vero, fatto di riflessione, di introversione, di essere in contatto con se stessi. Questa è la stagione per farlo, e per far crescere le radici.

Sabato ci sarà la nostra Bagua - pizza, e ci saranno alcuni amici, altri saranno impegnati in montagna, altri in un ritiro del silenzio, altri ancora chissà. Noi ci saremo, occuperemo un posto anche per loro, e ci scambieremo una occhiata, una battuta, due parole sugli avvenimenti, e sui nostri stati d'animo. Di questo niente è fatta la nostra esistenza, di un nulla denso di significato, perchè siamo pronti a viverlo, e a perderlo, in ogni momento, con distacco e equanimità.

Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Un breve sonno, e la nostra vita è percorsa in tutta la sua lunghezza. Questo racconta Shakespear, sempre di grande attualità. Sono stato di recente a cena dal cugino Livio, grande sinologo e ricercatore, uomo di cultura ma anche di arte culinaria (straordinaria la pasta alla pescatrice che ci ha cucinato, insieme al trancio di salmone) e ancora una volta il piacere era tutto nell'esserci, essere, lì, insieme in quel momento. Niente prima, niente dopo.

Auguri, di pace e serenità per questo Natale, rinascita della Luce, e per questo nuovo 2012, anno delle grandi attese e delle grandi preoccupazioni. Sarà quello che sarà, è il momento di una rinascita spirituale e personale, fatta di nuovo dominio di sè stessi, di poter decidere cosa pensiamo e di cosa vogliamo dalla vita.

Il viaggio è fatto di momenti, e l'unico tempo è il presente. Alla nostra pizza avremo anche un altro grande amico, Marco di Verona, compagno di Krav Maga e insegnante di Jiujitsu. Saremo noi, e sarà bello stare insieme. Che altro? Ecco, sì, come quando meditavo in Rajastan nel settembre 2004, il mio pensiero vuole essere di sentirmi insieme a tutte le anime che meditano insieme a me nel mondo in quel momento. Non ci si può sentire soli, siamo tutti soli insieme :-)

Come il nostro pettirosso. Siamo tutt'uno con il mondo, con la natura, con la gente. Un sorriso, per tutti, in ogni momento. Diamo un segno di Luce.

Luigi

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