martedì 3 dicembre 2013

TNC Traiettorie Non Convenzionali



Uno dei fattori di successo in combattimento è l'uso delle TNC, traiettorie non convenzionali.
Tutti siamo abituati ad allenare e a immaginare un attacco portato dalla linea centrale verso il nostro centro o viso nelle modalità classiche tipo boxe o attacco diretto. Già essere in grado di gestire il tempismo, la velocità, l'intenzione e le linee di un aggressore meritano una lunga analisi e molto lavoro di sparring.

Ma il bello viene quando si tratta di immaginare e prevedere, soprattutto reagire su attacchi non convenzionali. Le linee più pericolose sono i ganci e i montanti, ma nell'uso delle arti marziali più evolute, i colpi si "sganciano" dal corpo negli angoli e nelle situazioni più impensate, spesso in condizioni in cui non pensiamo sia possibile, tipo in clinch o nel corpo a corpo. Pensate ai pugni d'incontro, quasi sempre definitivi.

In quei momenti, un corpo allenato ad essere flessibile e cedevole, ma a recuperare istitnivamente le catene cinetiche anche in condizioni di relativa immobilizzazione, riesce a tirare fuori dei colpi che possono risultare - se non devastanti - comunque efficaci per ricreare una distanza, disturbare l'avversario e poi portare a fondo un secondo o terzo colpo quando la distanza aumenta, aumentando anche l'efficacia.

Questo è il frutto delle considerazioni fatte stasera in sparring con Sergio, e invito i lettori ad una riflessione sul calcolo delle probabilità in un combattimento. Tutti ci auguriamo di avere un avversario che una volta bloccato ad un braccio o ad una spalla non si muova più e risulti immobile quel secondo o due che ci servono per organizzare un attacco finale. Spesso quello che ci ritroviamo è una specie di serpente che cambia postura anche quando pensiamo di averlo bloccato.

Questa flessibilità e densità e connessione insieme anche negli angoli più complessi di un movimento umano, noi la chiamiamo abilità corporea. Un pugno che arriva dall'alto al basso mentre stiamo stringendo mezzo corpo per mandarlo a terra e ci colpisce la tempia, una mano che entra alla gola e blocca il respiroalla base del collo, dita che arrivano sugli occhi quando pensiamo che non sia possibile. Questo intendo come TNC.

Se riusciamo a sviluppare una attenzione e una attitudine anche per queste linee e possibilità, il nostro lavoro si fa più interessante e più sicuro. E, di colpo, saranno chiari tanti principi che ci ostiniamo a chiamare interni, perchè ci mettono una vita ad entrare nella nostra zucca.

"Se non ti aspetti l'inaspettato non scoprirai la verità".

Grazie Sergio

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