sabato 8 ottobre 2016

Inclusione


Stamattina stavo praticando il palmo del Serpente, ne stavo studiando le varianti e le evoluzioni secondo il metodo del livello Youshen, e all'improvviso mi sono ritrovato a praticare la sequenza completa dell'ottavo cambio di Jiang Rongquiao. Che bellezza! Senza nessuna fatica, il mio spirito ha cominciato a muoversi secondo quella sequenza. Mi sono messo a ridere e ho riconosciuto che il mio corpo e la mia mente erano più intelligenti di me, e ricordavano qualcosa che anni e anni fa avevo imparato e avevo dimenticato. Io avevo dimenticato, ma loro no :-) loro hanno integrato la mia esperienza del passato e l'hanno allegata al presente. Un esempio tipico di inclusione, di integrazione dell'esperienza, di come il nostro modo di essere, se solo glielo permettiamo, ci aiuta continuamente a diventare migliori.


Questo è un tema che mi sta molto a cuore. Includere, accogliere, integrare è una caratteristica tipicamente "femminile". Molto "maschile" invece è il fatto di distinguere, separare. Per anni ho conosciuto maestri e insegnanti nei percorsi marziali che individuavano chiaramente le differenze tra l'uno e l'altro, tra un metodo e l'altro, tra un principio e l'altro. Ognuno aveva la Verità, e ognuno doveva correggere i dettagli in modo diverso. Quello che avevi già fatto con altri non andava mai bene. neppure se due persone avevano studiato con lo stesso insegnante.

L'inclusione comincia nella pratica. Tutto quello che facciamo concorre a costruire la nostra esperienza. Se pensiamo di poter tenere separate le qualità che sviluppiamo praticando diversi sistemi, ci stiamo raccontando una storia. L'integrazione delle esperienze è ciò che ci rende grandi e aumenta la possibilità di sopravvivenza. Se ho esperienza di lotta, questa emergerà nella mia pratica e andrà integrata. Baguazhang è uno stile di inclusione, se lo sappiamo vedere bene nella sua anima, e se non ci fermiamo troppo a guardare le differenze di ogni insegnante.

Cosa hanno in comune Jou Tsung Hwa, Wang Xiangzhai, Sun Lutang ad esempio (ma di sicuro anche molti altri)? Che tutti hanno insegnato, predicato, praticato e scritto di Inclusione. Sun è stato il primo a scriverne, parlando di Taiji, Bagua e Xingyi come di una sola famiglia. Wang Xiangzhai ha scritto su interviste e libri che se vogliamo preservare la qualità della pratica marziale dobbiamo ricercare e guardare alle cose che uniscono i diversi sistemi di combattimento, e non ciò che separa. Master Jou ha fatto della sua vita un esempio di inclusione. Lo ricordo a Winchester nel 1998 dove condivideva con tutti la sua ricchezza, accettava l'esperienza di tutti, anche quelli dal curriculum meno brillante, ed era sempre concentrato su ciò che di buono veniva da ogni esperienza.

Quando insegno Bagua, faccio sempre riferimento alle esperienze precedenti che ogni praticante ha. La cosa bella è che non c'è mai niente di sbagliato nell'esperienza di una persona, e il Bagua ha la capacità di raccogliere, riunire, integrare e includere tutto quanto il corpo di quella persona ha imparato. Non occorre denigrare o dimenticare quello che si è fatto prima, anzi! Costituisce una straordinaria ricchezza, e anche parte del carattere che una persona si è costruita negli anni. Se prendiamo la forza da tutte le parti che compongono una persona, abbiamo un risultato migliore.

Inclusione è prendere ciò che unisce e accogliere tutto, quindi guardare al lato luminoso della vita e della esperienza. Se perdiamo di vista il quadro d'insieme, rischiamo di perderci nei dettagli, e cercare le cose nei posti sbagliati. Quando andavo a insegnare Baguazhang a Pula in Croazia, i ragazzi mi dicevano che finalmente capivano il senso della loro pratica precedente nel Kempo. Per anni ho insegnato in Francia, Inghilterra, Germania, e il Baguazhang era quasi sconosciuto. Ma tutti ne ricavavano un lavoro utile per la loro pratica, che venissero dal Taijiquan, dallo Shaolin o dalla lotta.

Includere significa anche accogliere chi non ha mai fatto nulla e farli entrare nel cerchio. Ogni cerchio è giusto, qualsiasi cosa facciamo. Poi si tratta di dare gli strumenti perchè ognuno possa crescere e trovare quello che gli serve. Meno ego e più servizio. E' un concetto che sta alla base di ogni crescita spirituale. Investire in perdita, capire le lezioni, trasformare. Inclusione significa non avere paura e avere fiducia nelle persone e nella vita. Inclusione è una chiave per capire cosa c'è dentro alle cose. Presto capirete che poche cose danno origine alle Diecimila cose, che davvero il mondo è un magnifico esempio di cosa Yin e Yang riescano a produrre.

Non perdete l'opportunità :-) mai.

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