Quando ho iniziato a scrivere questo blog, la scusa ufficiale erano i miei 30 anni di pratica marziale. Giovedì 7 febbraio 2008 sono giunto al mio primo capodanno cinese sul blog, ma è stato anche il giorno in cui sono stato invitato a tenere una lezione di Baguazhang a Vicenza, e sono felice di poter dire che è stato un festeggiamento triplo.
Primo: sono tornato ad insegnare nella palestra - la mitica "Jigoro Kano" di Vicenza, diretta dal M.o Piccoli - che trenta anni fa esatti mi ha ospitato per la prima volta come studente, ed è stupefacente constatare che nulla era cambiato! Esattamente le stesse panchine negli spogliatoi, lo stesso odore di vissuto, lo stesso immenso tatami, lo stesso freddo che stimola i praticanti a lavorare senza sosta per non raffreddarsi. Un clima indimenticabile, senza alcuna ironia e una buona dose di nostalgia.
Secondo: ho lavorato con 22 aikidoka guidati dal M.o Livio Zulpo, un vecchio amico di tanti anni. Insegnare Baguazhang a praticanti di Aikido è sempre un piacere, perchè tra le scuole di Aikido e quelle di Baguazhang concetti come armonia, circolarità, mobilità, continuità e quant'altro sono patrimonio condiviso, una lingua comune dove non occorre spiegare troppo.
Terzo: a fine serata, in un clima davvero apprezzabile per simpatia e spontaneità, ho assistito al rituale del cosiddetto "terzo tempo" del rugby: pane, salame, dolci e vino per tutti! Due allievi festeggiavano il loro compleanno, e per far partecipare tutti della palestra hanno allestito un vero e proprio banchetto. Si potrebbe obiettare che questo non c'entra con l'allenamento, ma so per esperienza che invece questo è uno dei grandi momenti che uniscono e rinsaldano i rapporti.
Insegnare Baguazhang ha un raro pregio: si tratta di un'arte talmente complessa che solo spiriti usi a misurarsi con i propri limiti e con una buona dose di umiltà e di tenacia resistono per anni e non demordono. Quando ci si incontra, in genere molte cose sono state già capite e digerite, e tutto è più semplice, e in genere queste persone sono di buona qualità.
Abbiamo lavorato sulle tecniche di riscaldamento, sul cerchio e sui cambi, e infine sugli scambi in cerchio a due. Sul fondo della palestra campeggiava una calligrafia di un maestro giapponese, che in cinese suona "Yi Dao Yi Shen": una lama, uno spirito.
Una frase, una serata, un compleanno da ricordare.
6 commenti:
Sono un praticante di aikido ed ho avuto la fortuna di assistere alla serata del M.Zanini nel nostro dojo..concetti chiari grande interesse da parti di noi tutti e partecipazione collettiva..grazie di tutto Maestro ed alla prossima.
Caro anonimo Aikidoka, grazie per il pensiero. Il mio piacere è stato ugualmente grande (molta nostalgia di quando avevo il mio kwon o dojo) e spero di rivedervi presto.
Un saluto
Luigi
Ciao Luigi, sono felice che tu abbia potuto festeggiare così "marzialmente" i tui trenta anni di dedizione al gongfu.
E voglio cogliere l'occasione di questo angolo commemorativo nel blog, per unirmi ai festeggiamenti, perchè anche il mio cammino marziale compie venti anni.
E ci sono due persone che devo ringraziare particolarmente: Luigi e Yves.
Dovrei dire in ordine di apparizione...
grazie per avermi preso sotto la vostra ala protettrice, introdotto e istruito alle vie dell'interno, aiutato nel viaggio, suggerito e confortato...
Abilmente siete riusciti ad essermi Maestri, fratelli ed Amici.
non mi resta quindi che augurare a tutti, ed in particolare a noi tre :
KUNG HAY FAT CHOY!!
Marco
Ciao Marco,
grande piacere leggerti! Finalmente cominci a sentirti a casa tua su questo modesto blogghino.
Il piacere di conoscerti è stato mio, anzi nostro (credo se interpreto bene anche il pensiero di Yves): scoprire un serio praticante di arti marziali cinesi che non ragiona per stereotipi e cerca di capire e di crescere è merce rara, quindi...
Sì, insomma, Marco, Yves, quando ci vediamo per una bella rimpatriata?
Luigi
A proposito, attendiamo un articolo per festeggiare i vent'anni di pratica!!!! A prestissimo!
Che bello vedere persone che a distanza di anni mantengono vivi sentimenti ed emozioni sinceri....allora è proprio vero che c'è ancora qualcuno che passa oltre la materialità el' interesse(per quanto possibile)..ciao a tutti.Sergio64
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