lunedì 11 maggio 2009

Seminario a Linkoping

Tra due settimane sarò di ritorno in Svezia per tenere un seminario di Baguazhang.

Sono molto felice di rivedere il maestro di Taijiquan Paul Silfverstrale, una persona con cui sono entrato subito in sintonia, sin dal primo momento. Credo nella condivisione di valori a livello istintivo. Ci si incontra e ci si riconosce.

C'è qualcosa del lavoro del contadino, in questa idea del "seminare" (da cui il termine "seminario"): bisogna preparare la terra, innaffiarla, gettare il seme e attendere che cresca. Il seme deve morire per portare frutto, e anche in questo c'è una verità: bisogna morire alle vecchie idee, quelle fisse, per poi rinascere a quelle nuove.

I latini dicevano che nessuno è profeta in patria, e nel mio caso è ancora più vero. Devo andare lontano per raccontare la mia esperienza. Ho cominciato nel 1990 in Francia a Jasnières, e da allora non mi sono più fermato, nonostante qualche pausa. Mi piace insegnare quando c'è voglia di conoscere e di divertirsi, quando c'è animo leggero e aperto, quando porto a casa nuova energia.

In Svezia parlerò della analogia tra Baguazhang e Taijiquan, di poche tecniche che servono a molto, di principi universali e di come usare il corpo in modo nuovo. Un progetto ambizioso, ma sicuramente stimolante e pieno di nuove prospettive per chi pratica magari già da anni.

(Nella foto, sifu Paul Silfverstrale in una tecnica di Lu a Tai Chi Caledonia 2008)

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