mercoledì 31 marzo 2010

Riposo, rinascita














Dice Sun Tzu che quando la situazione e la persone sono agitate, è meglio restare immobili come pesci, attendendo che passi.

La primavera sta arrivando con grandi venti, pioggia e un generale senso di stanchezza e di nervosismo.

Per questo le festività di Pasqua di questo aprile serviranno a rallentare e calmare gli spiriti.

Buon riposo, la Rinascita passa anche per di là.

lunedì 29 marzo 2010

Stimolo e risposta















“Tra stimolo e risposta c'è uno spazio.
In questo spazio si trova la nostra libertà e il potere di scegliere la nostra risposta.
Nella nostra risposta si trova la nostra crescita e la nostra felicità".

(Viktor Frankl)

venerdì 26 marzo 2010

Ricordi di Tuishou


















Prof. Wang Qiang, Dachengquan, allievo di Sifu Wang Xuanjie, Orleans, 1992



















Sifu Jan Diepersloot, Yiquan, Rencontres Jasnieres, 1995














Sifu Ian Cameron, Wudang Taichichuan, Tai Chi Caledonia, 1997














Sifu Bob Lowey, 7 Stars Taijiquan, European Forum Lago d'Orta, 1998



















Sifu William C.C. Chen, Tai Chi Caledonia, 1999

Eccellenza nell'arte de Tè

















A tutti coloro che hanno almeno un po' di curiosità per il mondo del Tè, consiglio vivamente di andare a vedere il sito della Associazione Italiana Cultura del Tè, curato e sempre aggiornato, del maggiore esperto italiano di Tè, il prof. Livio Zanini.


mercoledì 24 marzo 2010

Genialità



















La vecchia formula di genialità diceva:

- 1% inspirazione

- 99% traspirazione!

Il "New Scientist" aggiorna invece così la "formula della genialità":

- 1 per cento di ispirazione

- 29 per cento di buone scuole

- 70 per cento di lavoro (traspirazione)

Ogni commento mi pare superfluo...

Però una citazione del genio dei geni ci sta:

"Ci sono solo due modi di vivere la propria vita: uno come se niente fosse un miracolo; l'altro come se tutto fosse un miracolo" (Albert Einstein)

martedì 23 marzo 2010

1998 anno straordinario














Stavo riguardando le foto e sono incappato nel magico anno 1998. Nel 1998 andai negli USA più volte, e in una occasione (più unica che rara) fui ospite di Pat Rice, la direttrice di "A Taste of China", allora la più importante manifestazione di arti marziali interne cinesi negli USA. Per alcuni giorni fui la persona più felice di questo mondo, perchè con il mio badge di "Guest" mi sono fatto tutti i seminari possibili e ho conosciuto da vicino grandi personaggi di cui avevo letto i libri.

Oltre a conoscere alcuni tra i più importanti maestri di Taijiquan, Baguazhang e Xingyiquan di allora - giusto per citarne alcuni: Yang Jwingming, Jou Tsung Hwa, Liang Shouyu, Huang Weilun, Henry Look, e poi Nick Gracenin, Sam Masich, Jeffrey Bolt - ebbi l'onore di conoscere un grande maestro, allievo diretto del grandissimo Fu Zhensong: Liang Qiangya, allora appena arrivato in America dall'Australia (credo). Persona umile e alla mano nonostante la sua grande abilità, Liang mi è sempre rimasto nel cuore. Avevo tentato di organizzare qualcosa in Italia, ma al tempo era troppo sconosciuto.

Ricordo ancora che Pat mi si avvicinò in occasione della manifestazione del 4 luglio (serata di gala con molte dimostrazioni di maestri) e mi chiese se conoscevo Liang Qiangya. Le descrissi il curriculum del maestro, e le consigliai di farlo invitare sul palco per una dimostrazione. Ricordo che Liang, a chiusura della manifestazione, lasciò tutti affascinati con il la forma de Drago del Baguazhang di Fu Zhensong: un tornado di emozioni e di bellezza.
Un caro ricordo, che condivido con voi.

lunedì 22 marzo 2010

Bagua Training a Vicenza















Ok, ok fermi tutti! Ma non era iniziato come un seminario di Baguazhang?

La foto è sicuramente un po' fuorviante, ma dobbiamo dire che avendo lavorato in una palestra di danza, abbiamo anche potuto usufruire dei benefici del materiale di scena, compresi sette magnifici cappelli lucidi da street-dancers, in stile Moonwalking alla Michael Jackson!

Comunque, per dovere di cronaca, da sinistra a destra, i grandi artisti che hanno calcato la scena in maniera memorabile: Maurizio Mamprin, Luca Semenzin, Alberto Dal Maso, Sergio Fanton, Suzi Jankovic, Luigi Zanini e Boris Sirol.

Da notare che ognuno di noi ha deciso la sua posa in maniera spontanea, all'ultimo momento prima dell'autoscatto, senza mettersi d'accordo con gli altri, e questo dimostra una cosa: che nel Baguazhang non si può essere dei gregari, ma solo dei Leader, e direi che gli insegnanti della Ziran Neigong Quan lo sono sicuramente!

Veniamo al primo incontro di Formazione sul Baguazhang di Sun Lutang. Sono state due giornate molto intense, scandite da grandi chiacchierate, pranzi luculliani e cene in compagnia, in un clima generale un po' stile Woodstock (esclusi gli eccessi di sostanze strane). Al massimo ci siamo concessi qualche bottiglia di Bonarda dell'Oltrepo Pavese, vinello degno di nota, che con la sua nota frizzantina stava bene coi branzini e coi salmoni del pranzo di domenica. Ottimo il vino rosso acquistato dalla nota coppia Fanton-Semenzin (non ricordo più cosa fosse, ma buono!) che si è volatilizzato nel giro di qualche decina di minuti sabato sera a cena, nonostante i rinforzi di Prosecco e di liquore di Ginepro del 1966!

Si, non ci siamo fatti mancare niente. Però prima e dopo, in palestra, ci siamo dati parecchio da fare, e mi pare che sia stato davvero un incontro dove non ci siamo risparmiati.

Inizio sabato mattina ore 9.10 (ritardo accademico), e un'ora e mezza di teoria: dal Wuji al Taiji, Liangyi, Sixiang, Bagua, 64 palmi, Terra Uomo Cielo, Xian Tian e Hou Tian, circolare e lineare, la sintesi di Sun Lutang e infine - dulcis in fundo - il punto di svolta, Rushou (Gangshou), Tuishou, Sanshou, Dashou. Ad ogni affermazione c'era il supporto di una dimostrazione pratica, un modo per spiegare fisicamente un concetto filosofico, e viceversa. Poi Jibengong, Da Mu Xing, e l'approccio al "camminare dentro lo spazio sacro" del cerchio, secondo Yin e Yang. Devo dire che tutti i giovani dragoni presenti hanno dato ottima prova di sè, dimostrando che la pratica porta i suoi frutti.

C'è poco da fare, il punto di svolta nella pratica è il cambio di direzione, ma soprattutto quando si comincia a toccare l'avversario: le braccia, le gambe, ma quando si arriva al contatto col corpo ha inizio una trasformazione ben più potente. Andare a cercare il centro dell'altra persona, imparare a gestirlo, muoverlo e trasformarlo. Sun dice giustamente: scorrere, controscorrere, armonizzare e trasformare. E' tutto lì! Chi arriva a gestire il corpo non avrà problemi a trasformare lo scorrere in un colpo e viceversa.

Ascoltare diventa la parola prima: Ting Jing, sempre e dopo ancora. Poi occorre muoversi, ascoltando e dando un senso al movimento, tenendo conto che abbiamo un Giardino da conservare e da non far calpestare agli altri. Abbiamo ancora una certa strada fino a Fajing, ma il percorso, grazie all'ascolto degli stimoli che gli altri ci offrono, diventa breve, perchè il tempo e lo spazio cambiano dimensione e valore, entriamo in uno stato di trance dove scopriamo la potenza di Badazhang e la fluidità di Lianhuanzhang. Ancora un po' di pazienza, e Youshenzhang non è lontano.

Dal Rushou al Tuishou per capire dove ci porta la strada del Baguazhang. Quando hai fatto tanto Rushou, alternato a Gangshou, si comincia a capire bene il senso delle forme e dei movimenti da solo, molto più chiaramente di prima. Nel pomeriggio siamo andati avanti, Tuishou, una mano a contatto e girare, quindi applicare a due una sequenza di tecniche e ripeterla per entrare dentro (Dan Lian). Abbiamo scelto Fan Bei Quan - un classico del Baguazhang - per capire la rotazione su un piede e la velocità del cambiamento. Ma poteva benissimo essere un'altra tecnica.

Domenica abbiamo fatto uno scatto in avanti: gli Otto Metodi di Sun Lutang. Conoscere i metodi significa capire il senso della pratica di uno stile. Sun li ha elencati in solo otto principi, ma che applicati ad ognuno degli Otto Animali porta il conto dei palmi da combattimento a 64, il numero sacro di Hou Tian. E poi via con la revisione di Liangyi e Sixiang, del Leone, dell'Unicorno e del Serpente, questa volta in versione dinamica e meno ortodossa, ma più realistica. Tanto lavoro a coppia è il miglior supporto ad una pratica che spesso è fatta da soli.

Credo che il lavoro fatto sia stato davvero eccellente, grazie a molti elementi. Primo, la partecipazione fattiva di tutti, che non si sono risparmiati, sono stati spesso fuori dalla zona di comfort e non hanno dato segni di cedimento. Secondo, per la generosa condivisione dell'esperienza da parte di tutti, ma in particolare di Sergio Fanton, che ha dato praticità, profondità ed eleganza al lavoro. Terzo, l'eccellente clima di condivisione, di "famiglia" che si è creato naturalmente.

Cose profonde come la stima, il rispetto, la fiducia, il coraggio, la determinazione a cambiare, tutte queste si creano solo in contesti dove ogni persona sottoscrive gli stessi valori e la stessa "policy" di comportamento. Il seminario ha avuto una sua componente terapeutica, come sempre nel Baguazhang, in cui il lavoro fisico ha insegnato alla mente nuove vie per cambiare e nuove strategie per pensare. Se così non fosse, non ci sarebbe unità.

Un commento finale è stato: "Grazie, grazie, grazie, tutto lì". E' esattamente il mio commento, se il seminario è stato un momento importante e se ha portato quelle piccole o grandi illuminazioni, è stato merito di tutti, della spontaneità e della naturalezza con cui tutto è stato fatto. Spontaneità, Ziran, che ci guida da anni. Qualcuno ha anche commentato che questo è stato un "seminario di alto livello", e credo che avesse ragione. Mi fa piacere che l'abbia detto qualcuno che non è di primo pelo, ma che ha già esperienza alle sue spalle.

Per me questo seminario insegnanti è stato la realizzazione di un sogno cominciato trent'anni fa. Ma è stato proprio un bell'incontro. Grazie a Laura e Federica per il supporto gastronomico di alto livello. Grazie a Suzi per il suo unico tocco femminile e per la sua determinazione. Grazie a Sergio per la sua naturale grandezza e il suo cuore, a Boris, Maurizio, Luca e Alberto per il loro grande spirito e il loro costante contributo al gruppo.

"Più si suda in pace, meno si sanguina in guerra", diceva Shin Sifu, e ancora sottoscrivo.
Sudare in pace - in più - dona pace all'anima.

Alla prossima.

Baguazhang Seminario Formazione

E' stata una esperienza davvero entusiasmante!

Commenti e contributi benvenuti, la cronaca a questa sera o domani.

giovedì 18 marzo 2010

La via della salute













Anno dopo anno, pratica dopo pratica, le parole del Vecchio delle Contraddizioni (Mao Deng Lao Ren) mi risuonano sempre più familiari, naturali, vere. Il bello è che sono semplici, cose che da bambini avremmo fatto ma che oggi ci sembrano delle perdite di tempo. Eppure bisogna tornare là, a movimenti essenziali, morbidi, continui e pieni. Siamo alla vigilia della formazione in Baguazhang, e questo è il miglior augurio che rivolgo ai ragazzi. Ascoltare la saggezza dei nonni, lasciarsi guidare porta salute.

***

"La via della salute consiste nel concentrarsi spiritualmente e migliorare la propria natura, la mente diventa vuota e unita; questa viene chiamata l'arte della mente, del corpo e della natura.
Se uno invece e esegue movimenti e posizioni, sporgendosi in qua e saltando di là, l'entrare nell'arte di preservarsi la saluta é pura fantasia.
Mantenere la propria salute é estremamente semplice, la natura umana adora la naturalità e ama la libertà di movimento, lo "scoppio" degli istinti naturali é la base del nostro essere più profondo.
Ogni mattina all'aria aperta, senza alcun metodo , lasciate libere le articolazioni di tutto il corpo avendo l'accortezza di mantenerle sempre un pò piegate.
Guardate il cielo, muovetevi lentamente e liberamente, provate la sensazione e osservate distaccati il qi intestinale (si fa riferimento allo stato di vitalità degli organi viscerali) e lo scorrere del sangue.
Allo stesso tempo percepite il vuoto esterno e dolcemente cercate di opporre una tangibile e costante opposizione.
Si dice "fate nuotare lo spirito".
Lo spirito e il corpo sono confortevoli e naturali, non solo liberi e rilasciati; gradatamente da solo si realizzerà il risuonare profondo della natura.
Dopo un periodo di allenamento abbastanza lungo, gli istinti si riveleranno e lo spirito risplenderà, una persona avrà ottenuto le basi del combattimento senza averle nemmeno cercate."

Wang Xiangzhai

(da: www.dachegquan.it)

martedì 16 marzo 2010

Formazione in Baguazhang



















Questo fine settimana saremo in clausura per due giorni in occasione del primo seminario di Formazione in Baguazhang. Sono felice di questo incontro, attendevo da anni di poter organizzare un incontro dedicato agli istruttori, in modo da poter entrare nel profondo del Baguazhang, in tutti e tre i livelli, e tracciare un percorso di formazione che fosse al tempo stesso utile e preciso, ma anche aperto. Baguazhang è un grandioso non-sistema basato sul work in progress, ma al contempo con riferimenti filosofici precisi.

Il Baguazhang ha infatti una ricchissima teoria, e seguendo gli insegnamenti di Sun Lutang c'è veramente di che studiare e di che lavorare a lungo per comprendere fino in fondo. La teoria aiuta a crescere nella pratica e viceversa. Accanto alla teoria degli Otto Trigrammi c'è la loro "manifestazione" fisica e applicativa degli Otto Animali, che sono gli otto principi vitali di questa arte. Ogni Animale rappresenta almeno otto applicazioni diverse tra loro: seguendo il principio di integrazione con gli Otto Metodi, si arriva naturalmente ai 64 palmi.

Ma Baguazhang è anche un attento lavoro con il partner e successivamente con più partner. Questa è una dimensione dell'arte che ho scoperto essere piuttosto rara nelle scuole di Baguazhang, perchè in genere ci si perde nelle sottigliezze e nelle complicazioni di lunghe forme e di mille esercizi collaterali, finendo per avere poco tempo per verificare come funziona in realtà.

Il lavoro a due è decisamente interessante per la crescita nel Baguazhang, perchè coinvolge movimenti naturali nelle tre dimensioni e insegna a muoversi all'interno della dimensione tempo. La qualità del lavoro a due influisce molto sulla qualità delle forme e del movimento corporeo finale (Shenfa), che è famosa per la sua sinuosità simile ad un drago.

Non assicuro di poter trasformare tutti in fantastici draghi che nuotano, come poteva invece fare il buon Wang Xiangzhai, ma di sicuro ci proveremo.


venerdì 12 marzo 2010

Un gran bel ricordo













Dopo due giorni di allenamento e di lavoro fisico e mentale, ecco i nostri eroi all'uscita dal centro Zanshin di Pula.
E' andata bene?
Basta leggere dagli sguardi sorridenti all'aria aperta, c'è finalmente un senso di libertà ma anche una bella dose di soddisfazione e di allegria.
E' il momento magico di ogni seminario buono, il momento del bilancio, dei saluti e degli abbracci.
Poi, si sale in macchina e si parte, comincia il momento dell'analisi e delle considerazioni.
Beh, a me questo momento piace proprio tanto!
Grazie a tutti, è stato un bel momento di crescita!

mercoledì 10 marzo 2010

Canzone del Baguazhang del Drago

Camminare in cerchio è estremamente importante.
Si deve contrarre prima di rilasciare.
Si deve lasciare prima di ritornare.
I cambi e i giri sono vuoti e pieni,
Questi concetti costituiscono il metodo per camminare.

Quando cammini, cammina come il vento.
Quando sei fermo, sii inchiodato al terreno.
Bai bu, kou bu, gira e cambia continuamente,
Questi passi devono essere chiari e differenziati

Il bacino è la fonte della potenza.
Il qi è l'origine dalla quale tutti i movimenti derivano.

Gli occhi sono la strada della percezione.
Gli occhi devono percepire e comprendere le sei armonie.
Le sei combinazioni esterne sono la spalla e l'anca,
il gomito e il ginocchio,
e la mano e il piede.
Le sei combinazioni interne sono il cuore e l'intenzione,
l'intenzione e il qi,
e il qi e la forza.
Collega tutte queste con il movimento del corpo.
Questa è la cosa più importante.

Cammina come un drago,
Siedi come una tigre.
Scorri come un fiume.
Sii quieto come una montagna.

Mani yin-yang si muovono su e giù secondo la volontà.
Braccia e spalle devono essere basse e rilassate.
Fai scendere il qi nel dantien.

Lo spirito deve abbracciare anch'esso le sei armonie.
Tieni chiara la mente.
Sii focalizzato e non ti distrarre.
Il qi scorre naturalmente in tutto il corpo.
Bai bu, kou bu, usali con attenzione e sii consapevole di ogni dettaglio.

Girare, cambiare, passo avanti, passo indietro,
tutti sono guidati dal bacino.

Le mani colpiscono tre, camminare sette.

Braccia e gambe devono essere unite nel movimento e scorrere insieme.
Non esitare o ritardare, questo causerà danno.
Il movimento deve essere naturale e senza esitazioni.

Non andare troppo in alto per afferrare o bloccare l'avversario,
Questo ti esporrà al pericolo.
Se il nemico ti colpisce basso,
Non ti sporgere per bloccarlo.
Lavora dai tuoi punti di forza,
Usa la tua intelligenza ogni volta.

Prima di colpirlo,
La tua mente l'ha già colpito.

Dai il benvenuto al vento, lascia andare il vento.

(Da: "Fu Cheng Sun's Dragon Baguazhang" di Lin Chao Zhen)

(Nella foto, Sergio Fanton mentre applica una tecnica di Baguazhang, seminario di Pula, marzo 2010)

lunedì 8 marzo 2010

Tigre e Dragone a Pula

Bello. Non so come meglio descrivere il seminario di Pula di sabato e domenica scorsi. Era partito come un seminario dalla gestazione difficile: due rinvii, lunghe attese, ma è diventato - grazie alla legge del cambiamento - forse il miglior seminario di Baguazhang mai tenuto.

I ragazzi di Pula aspettavano da mesi di fare il prossimo passo, di passare dalla fase statica dei palmi alla fase dinamica dei cambi, dal cerchio grande a quello piccolo, di vedere nel dettaglio e in applicazione i primi animali, ma soprattutto di entrare nel vivo del Baguazhang: Rushou, Tueishou, Sanshou.

Il tempo ci ha regalato due giornate splendide e senza neve (prevista da una settimana), Sergio è riuscito a venire con noi, dando il suo grande contributo al successo del seminario, e con noi Luca e Alberto, con le loro braccia, le loro teste e le loro esperienze in questo scambio di energie allo Zanshin Club di Pula.

Se penso da dove siamo partiti due anni fa nello studio del Baguazhang e dove siamo arrivati oggi, devo riconoscere tre fattori essenziali:

- la volontà e la dedizione di Suzi Jankovic, di Boris, David, Violeta, Maja, Adriano e di tutto il gruppo dello Zanshin di Pula e del gruppo di Pasin nel portare avanti il Baguazhang. Dopo mesi che non ci vedevamo, ho trovato gli amici di sempre, persone allenate, aperte nello spirito, con richieste chiare e precise;

- la fiducia che il gruppo ha riposto negli insegnanti - che per me è sempre una cosa preziosa e degna di grande rispetto - perchè permette di oltrepassare i limiti della comunicazione formale e di entrare in una comunicazione che potremmo definire "da cuore a cuore", per citare Jasna;

- infine questa straordinaria sinergia con Sergio, che ci porta a condividere i progetti, amicizia, collaborazione, sincronia, affinità di intenti e di obiettivi. Con Luca ed Alberto abbiamo operato come un team rodato da anni, integrato, compatto, sinergico. Noi stessi siamo rimasti colpiti dalla qualità e dalla bellezza degli "effetti" che tutti - credo - hanno portato a casa, direttamente o indirettamente.

Non mi aspettavo di poter arrivare al livello di pratica a cui siamo arrivati sabato, e domenica specialmente. Volevo portare i primi elementi di Rushou a due mani per imparare il controllo, la distanza e il timing, il concetto del giardino e della gestione del conflitto. Quindi prevedevo Bagua Tuishou per vedere gli angoli, l'uscita e l'uso dei cambi e degli animali.

Invece l'entusiasmo e la "generosità" di Sergio, insieme alle richieste di Maja e Violeta ci hanno portato dritti al Sanshou, all'uso di tutte le linee, di tutti gli angoli (o quasi), di tutte le risorse. Abbiamo cominciato quel processo essenziale di far "uscire l'animale", una fase fortemente spirituale del combattimento e difficile da trasmettere.

Davvero mi sento di ringraziare tutti i partecipanti di questo incontro, che hanno fatto un grande lavoro e si sono messi a disposizione e in discussione, accettando la sfida dello sconosciuto e lanciandosi nell'avventura. Ringrazio Luca e Alberto per l'ottima energia portata, per il sorriso e le parole giuste al momento giusto. Ringrazio di cuore - come sempre da anni - Sergio per aver messo a disposizione la sua grande esperienza, il suo tempo e il suo entusiasmo.

Un pensiero a Lina e Tanja, che abbiamo visto sulla via del ritorno, visi amici e che restano stampati nei nostri cuori. La famiglia si allarga e la crescita è sempre più visibile. Oltre alla tecnica adesso siamo riusciti a passare anche lo spirito. Cosa si può desiderare di più?

martedì 2 marzo 2010

Note "profonde" sul Tuishou

Non c'è niente da fare: per me imparare a combattere è la stessa cosa che imparare a vivere.
Non riesco più a distinguere una Verità di un contesto senza vederne le mille implicazioni in tutto il resto della Vita.
Platone diceva che solo chi ha capito che il Tutto sta nel Tutto è un filosofo.
Io mi limito a confermare che le frasi che seguono, tratte dalla saggezza di Pema Chödrön, sono verità anche nel Tuishou, nel Rushou, nel Sanshou e nel Dashou, quando sudiamo, ci arrabbiamo, prendiamo botte o le diamo, quando andiamo a casa convinti di mollare tutto o quando ci sentiamo i padroni del mondo.


***

"La Verità a cui credi e a cui ti attacchi, ti rende incapace di ascoltare alcunchè di nuovo.

Lavoriamo su noi stessi per aiutare gli altri, ma aiutiamo gli altri per lavorare su noi stessi.

Se impariamo ad aprire i nostri cuori, chiunque, inclusa la gente che ci fa impazzire, può diventare nostro insegnante.

C'è una ragione per cui possiamo imparare da qualsiasi cosa: abbiamo una saggezza di base, una intelligenza di base e una bontà di base".

(Pema Chödrön, grande anima e monaca buddista tibetana, una donna straordinaria)

Life

Praticare Baguazhang



















Cosa occorre per praticare Baguazhang?

- Mente aperta
- Investire in perdita
- Sentire le linee e i cerchi
- Braccia che ascoltano
- Schiena integra
- Gambe veloci
- Occhi vigili
- Volontà forte
- Prima io, poi tu, poi noi
- Voglia di danzare
- Spirito di un drago
- Ingoiare e sputare
- Accettare il cambiamento
- Divenire
- Essere felici


PS: mi scrivono che sembro troppo newage con questa lista della spesa sul Baguazhang, per cui faccio qualche aggiunta per chiarire. Per le spiegazioni complete potete venire a trovarmi :-)

- Investire in perdita
significa ascoltare (Ting Jing). Se siamo troppo preoccupati di attaccare non siamo in grado di capire cosa fa l'altro. Significa anche accettare le sconfitte in allenamento in maniera costruttiva, ogni volta che scopriamo un buco nella nostra struttura stiamo migliorando noi stessi.

- Prima io poi tu poi noi
significa che prima dobbiamo conoscere noi stessi, poi dobbiamo conoscere l'altro, poi dobbiamo conoscere più persone allo stesso tempo. In combattimento dobbiamo essere consapevoli delle nostre risorse e di quelle del nemico, altrimenti perderemo 10 volte su 10. Se conosco solo me stesso, vincerò 5 vote su 10. Il concetto "sociale" del combattimento è quello di saper combattere in contesti con molte persone, e questo richiede una intelligenza istintiva ancora diversa, che va allenata, vedi Silat o il Baguazhang stesso.

- Voglia di danzare
è una metafora per l'atteggiamento mentale nel momento del movimento. La paura paralizza, muoversi a scatti toglie potenza, mentre l'idea di danzare (vedi Leonard nella boxe) è molto più produttiva nel momento in cui ci muoviamo.

- Accettare il cambiamento
è un atteggiamento psicologico. Ricordo Royce Gracie per 10 minuti schiena a terra con un gigante sopra che lo massacrava di pugni. Dopo 10 minuti Royce è riuscito a disarcionarlo e ha vinto il combattimento. Questo è per me "accettare il cambiamento": non sempre le cose vanno come vorremmo, è una questione di non mollare fino a quando possiamo.

- Divenire
significa cambiare: idee, concetti, verità, passioni, visione, ecc. Se l'età non apporta neppure il vantaggio di poter rivedere le proprie idee, allora abbiamo un problema. E' folle chi resta sempre uguale a se stesso, oppure ha tanta paura. Divenire è trasformazione, e non possiamo fermarla.

- Essere felici
significa (per me) che allenarmi non può essere solo un impegno, uno sforzo e un peso. Se non sono "felice" (soddisfatto, contento, appagato, sereno, realizzato) mentre pratico, forse è meglio che cambi attività. Lo scopo della vita è la ricerca della felicità. Per me, lo ripeto, non esiste più la dipendenza dalla figura del maestro, ma una ricerca di efficacia legata ai principi del Wude e del Dao.

Fatemi sapere la vostra opinione. Un saluto

lunedì 1 marzo 2010

Pola, seminario 6 e 7 marzo 2010















Eccoci qua, siamo di nuovo in pista. Il seminario di Pola è stato riconfermato per sabato 6 e domenica 7 marzo prossimi presso l'associazione Zanshin. Il programma e gli orari sono come segue:
- sabato 6, ore 9-13 e 14-18
- domenica 7, ore 9-16

Il programma didattico sarà imperniato sulla revisione dei Ba Da Mu Zhang, Da Mu Xing, Liang Yi e Si Xiang. Passeremo dal cerchio al doppio cerchio, e dai palmi statici ai palmi dinamici attraverso il cambio. Quindi inizieremo il secondo livello Lianhuanzhang con le prime tecniche complete di Ba Xing Zhang (Animali).

Il programma a coppie sarà ricco di applicazioni a due, tutte legate a quanto visto insieme fino ad oggi. Il lavoro a due permette di applicare i principi del Baguazhang in maniera pratica, efficiente ed economica, con un uso integrale del corpo. Sotto la guida mia, di Sergio e di Luca cercheremo di portare tutti alla comprensione delle dinamiche fisiche e mentali di questa arte nell'applicazione pratica.

Da quanto visto, il lavoro fatto fin'ora da parte di tutti a Pola sembra davvero buono, abbiamo costruito una struttura solida, adesso si tratta di renderla mobile e flessibile, focalizzata e veloce, dobbiamo cioè mettere in movimento e in libertà la struttura.

Come sempre, per informazioni rivolgersi a Suzana Jankovic, tel. 098 335 388, e-mail: suzana.jankovic@gmail.com.