venerdì 19 novembre 2010
La Porta della Paura
domenica 14 novembre 2010
On Baguazhang
lunedì 8 novembre 2010
2° seminario di Baguazhang a Vicenza
Il secondo seminario di formazione in Baguazhang stile Sun ha segnato una nuova tappa nella nostra pratica. A Caldogno sabato 6 e domenica 7 novembre si sono incontrati insegnanti dalla Croazia, dalla Svezia e dall'Italia per approfondire le conoscenze teorico e la pratica marziale di questa arte interna cinese, come anche per scambiare tecniche, incrociare le braccia e portare in profondità la visione interna.
A chiusura dell'incontro, alcuni commenti che riassumono lo spirito del seminario:
- "ogni volta che ci incontriamo, portiamo a casa un corpo nuovo e una mente nuova";
- " la sensazione è di avere un nuovo panorama e nuovi orizzonti da scoprire";
- "abbiamo nuove chiavi di lettura e di pratica".
L'impegno di ogni partecipante è stato massimo, e ognuno ha portato arricchimento grazie alle sue esperienze, alla sua pratica ma soprattutto grazie alla sua maturità personale, alle sue qualità umane e alle sue capacità di interazione. Nonostante la pratica a due del Roushou sia stata piuttosto intensa e in certi momenti sia addirittura sconfinata nel Sanshou, non ci sono stati particolari problemi nella gestione degli scontri, eccezion fatta per una simpatica serie di piccoli lividi e una ricca sequenza di cadute, che ogni partecipante si è portato a casa senza lamentarsi. :-)
Come detto, gli insegnanti partecipanti hanno portato se stessi e la loro esperienza, che spaziava dalla Boxe al Krav Maga, dal Sanda al Kempo Karate, dall'Aikido allo Shaolin, dallo Yoga al Taijiquan. L'elemento sempre affascinante di questa pratica sta nella capacità del Baguazhang di saper aprire un dialogo tra sistemi diversi e riuscire a farli comunicare insieme. Di più, l'arte della circolarità permette ai partecipanti di imparare a modificare e trasformare la propria pratica in maniera vitale, trovando un equilibrio tra il bisogno di efficacia brutale e l'armonizzazione delle intenzioni e delle forze.
Il primo seminario di inizio 2010 aveva avuto come argomento centrale gli Otto Metodi (Ba Neng) di Sun Lutang, ovvero come declinare gli Otto Animali secondo otto "modi" di applicarli, il che dà origine ai 64 palmi del Cielo Post-Natale. Il secondo seminario, quello dello scorso fine settimana, ha invece avuto come perno centrale il concetto delle Quattro Virtù del Baguazhang. E' interessante notare come Sun riesca con poche immagini a rendere concreta la pratica di questa arte inserendo tra gli Animali e i Metodi la modalità delle Virtù come un filo d'oro nella trama di un tessuto, che riescono a dare il senso del movimento all'interno del combattimento, ne indicano le direzioni, l'integrazione e l'obiettivo.
Un secondo punto focale di questo incontro è stato il concetto di "continuità non interrotta". Quando il movimento difensivo o offensivo ha raggiunto il suo scopo, è normale considerarlo finito e quindi l'intenzione (e il corpo di conseguenza) si fermano. L'aspetto unico del Baguazhang è la sua natura profonda e invisibile di continuità non interrotta che insegna al praticante una cosa essenziale: che non c'è mai fine ad una tecnica, il flusso continua sempre, per quanto finale possa essere una tecnica, perchè subito prima o subito dopo può - o deve - trasformarsi per diventare altro, secondo le circostanze e i bisogni.
E' un argomento molto importante, perchè va a modificare non tanto la tecnica in sè ma l'intenzione che guida il combattimento, ne leviga lo spirito e gli insegna a restare sempre all'erta e a sapersi trasformare senza fermarsi mai. Il concetto di "bridge and finish", che sembra chiudersi nell'arco di pochissimi secondi, diventa l'occasione per imparare un modo nuovo, senza interruzione, di continui "bridge and finish", e ci permette di superare difficoltà inattese, cambiare profilo, ascoltare l'avversario e adattare naturalmente il corpo alla nuova situazione. Questo ci insegna molto sulle nostre capacità di recuperare e trasformare.
Altro aspetto curato in questo seminario è stata la mobilità dei passi in Da Mu Xing e nelle Otto Direzioni, che permette di unire insieme il corpo, le braccia e le gambe in un solo fascio di tendini e muscoli e intenzione, e che aiuta a capire come integrare il movimento in maniera precisa, efficace e continua, man mano sempre più velocemente e spontaneamente, ma con un radicamento importante che ne permette l'efficacia.
Inevitabilmente le Sei Armonie e la capacità di coglierle in tutte le strutture, sia statiche che dinamiche del Baguazhang, hanno rimesso in discussione il modo di camminare in cerchio e i riferimenti tradizionali, come ad esempio il fatto di camminare in cerchio guardando il centro. In un'arte di mutazione e trasformazione come questa, è necessario che ad ogni step di crescita corrisponda una revisione, a volte addirittura un nuovo modo di lavorare, che sembra andare in contraddizione col vecchio, ma ne è solo l'evoluzione.
Nota di colore: domenica mattina abbiamo avuto inoltre l'onore di una visita molto gradita, il M.o Livio Zulpo, noto insegnante di Aikido di Vicenza. Con lui abbiamo scambiato punti di vista e annotazioni sulla pratica del Baguazhang rispetto all'arte consorella che è l'Aikido. Nei progetti futuri c'è anche la possibilità di un incontro interdisciplinare, cosa che personalmente trovo estremamente interessante.
Il clima generale dell'avvenimento è stato - in linea con gli altri incontri - all'insegna della collaborazione, del piacere di convivere e di condividere. Sia sul parquet che fuori dal training, durante i pasti lo spirito dell'incontro è stato allegro, piacevole, fatto di risate, di scambi di filmati, di libri e di idee.Il contributo speciale di Laura e Federica, cuoche e organizzatrici del riposo del guerriero, ha reso i pasti e l'accoglienza momenti stupendi di convivialità.
Desidero ringraziare in questa sede tutti i partecipanti per la loro attiva partecipazione, la loro vivace presenza, il loro impegno e la capacità di mettersi costantemente in discussione, e di dare spontaneamente più di quanto venisse loro richiesto. Sono doti che oggi sono rare e sempre più preziose. Una mente libera da pregiudizi e da schemi ristretti permette di valutare nuove opportunità e di progredire nella propria attività fino in fondo.
L'augurio è che queste nuove Quattro Virtù, queste quattro idee cardinali del modo di operare del Baguazhang, ispirino la pratica e portino foglie, fiori e frutti nuovi nella pratica di ognuno di noi.
(Nella foto, il gruppo del secondo incontro di formazione in Baguazhang: Suzi Jankovic, Maja Koroman, Sergio Fanton, Luca Semenzin, Boris Sirol, Saar Avivi e Luigi Zanini)