domenica 16 gennaio 2011

Inverno 2011



Buon anno a tutti!


L'inizio di quest'inverno ha coinciso con un rallentamento fisiologico ed una chiusura meditativa per riflettere e raccogliere le energie. Così è stato quest'anno a Natale e Capodanno, a cavallo tra il 2010 e il 2011. La montagna, da sempre mia personale maestra di vita, ha portato un gruppo di amici, silenzio, neve, camminate, freddo e un pizzico di solitudine, componenti ideali per chiudere qualche cerchio e aprirne di nuovi.

Ho lasciato per un periodo questo blog in stand-by, ma in realtà mi sono dedicato a strutturare e rimpolpare quello che sarà un nuovo libro sulle arti marziali, dopo il famoso "Kung Fu" di diversi anni fa con Yves Kieffer e il primo mitico "Manuale completo del Kung Fu", dove illustravo in mezzo ad altri stili il Baguazhang insieme al mio primo maestro Stefano Bellomi.

Ho seguito con la coda dell'occhio il blog, quel tanto per apprezzare gli interventi e le email di Yuri Debbi (e il suo bel sito Tui Il Lago) sulle Nove Porte, argomento di cui parleremo tra qualche tempo, ed il gradito commento di Stefano 2212, che ha scoperto l'articolo su Jou Tsung Hwa e ne ha condiviso lo spirito. Grazie Stefano, è solo l'esperienza onesta e sincera del praticante che gli permette di capire e di crescere. Ringrazio anche Suzi, Alberto ed altri che si sono preoccupati per me, va tutto bene, lo Yin sotto la terra cresce d'inverno e si manifesta d'estate! 

Grazie a Stefano ho riletto il mio articolo, scritto a caldo dopo averlo conosciuto ma soprattutto dopo aver saputo della sua scomparsa. Rileggendo il materiale che ho negli archivi, sono nuovamente rimasto affascinato da ciò che scriveva Master Jou:


“Non esistono segreti, non esistono informazioni chiave che se rivelate donano immediatamente illuminazione ed esperienza. Se non si fanno progressi, non se ne può fare una colpa all’insegnante, perché nessun insegnante può trasferire la consapevolezza. Se non si ha un insegnante, non fate una priorità assoluta del fatto di trovare quello “giusto”. Nessuno dei miei insegnanti ufficiali è mai stato famoso, e per oltre dieci anni non ho avuto un mio insegnante. In quel tempo ho scoperto il vero, unico segreto: è necessario svilupparsi da soli. Se si continua a dipendere da un insegnante, o si tenta meramente di riprodurre e preservare l’approccio particolare di un insegnante, non si raggiungerà il proprio potenziale più alto. Chiunque voglia andare oltre deve essere disposto a riesaminare i principi classici del Taiji ed intensificare i suoi sforzi nell’incarnare questi principi”.



In questo breve lasco di tempo, da metà dicembre a fine gennaio, ho avuto modo di vedere nuovi sistemi e nuovi insegnanti, di confrontarmi con loro e di comprendere ancora meglio quello che sto facendo e dove voglio andare. E confermo queste mie personali verità:

1. Non esistono segreti nelle arti marziali, c'è solo molto buon senso e movimenti naturali.
2. I progressi li possiamo fare solo noi, partendo da dove siamo e andando avanti a ricercare.
3. L'insegnante è importante ma occorre andare oltre, scoprire chi siamo noi.
4. L'imitazione è solo il primo passo. Il movimento deve entrare dentro di noi.
5. I Classici di un'Arte ci possono aiutare moltissimo, dobbiamo farli tornare vivi in noi.
6. Quando lasciamo andare le nostre certezze, è là che scopriamo il senso vero delle cose.

"Quando non c'è più niente da fare, devi comunque fare qualcosa".

A presto!

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