L'inverno è la stagione del rene, è il momento del freddo e dell'immobilità, del recupero delle energie che poi fioriranno in primavera. Senza il rallentamento dell'inverno, la terra non recupera le sue forze. Se non ci fermiamo ora, dopo tutto sarà più difficile. Più freddo è l'inverno, più forte ne esce la terra e il suo frutto.
Venerdì sera ho avuto a cena un maestro di Taijiquan e la sua compagna. Poi sono arrivati un altro caro amico delle arti marziali e la sua compagna. Siamo stati benissimo, tutti insieme a cena, abbiamo parlato fino a mezzanotte. Chiamo in Scozia alcuni amici di Taijiquan, e mi invitano ad andare a trovarli in aprile prossimo. Mi chiamano amici del Baguazhang di ritorno da lunghi viaggi, e forse passano a trovarmi per Natale.
Mai come in questo momento ho chiaro il senso della "famiglia" del Neijia. Sarà questo momento dell'anno, che stimola la riflessione e la comunità, ma percepisco un senso di partecipazione, di condivisione del cammino di tutti coloro che praticano. Siamo tutti in pellegrinaggio verso il nostro destino, e ci facciamo compagnia lungo il cammino, come verso Santiago, senza aspettative.
La Natura ci chiama a riposare, a fermarci, a raccogliere lo spirito per la prossima primavera. Facciamo in modo che questa attesa diventi comunione con i cari, con gli amici, con i compagni di cammino, senza altro scopo che il condividere il tempo, la conoscenza e la passione insieme. Non c'è nulla di più bello che dedicare tempo e attenzione agli altri, senza attese e pieni di serenità.
Che il nostro contributo alla Pace nel Mondo di questo Natale, di questa Nascita di Luce, sia la nostra disponibilità.
Un abbraccio e Buon Natale.
Luigi Zanini
(Nella foto, una delle molteplici manifestazioni naturali di Siddharta Gauthama, detto "Il Risvegliato", vecchio amico e compagno di viaggio)
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