sabato 30 maggio 2009

Qualcosa di più

Quando si parte per un seminario, le variabili sono sempre molte. Nel seminario - lo dice la parola stessa - si semina, si gettano le basi per una crescita, ma lo sviluppo è tutto da vedere. L'attitudine dei partecipanti, le aspettative di ognuno, il background marziale, l'apertura mentale, l'attitudine dell'insegnante, ecc. 

Questo incontro svedese è nato sotto una stella fortunata. Prima di tutto una profonda stima reciproca tra Paul Silfverstrale e me, poi la qualità umana (che è il substrato fondamentale per ogni buon praticante di arti marziali, senza il quale anche la migliore pratica zoppica, perchè non ha etica) e poi il gruppo, fatto di gente generosa, allegra, aperta.

Dopo le prime due ore, eravamo già in piena sintonia. Difesa da coltello, uso del bastone per stimolare la reazione circolare, lavoro in cerchio a due, applicazioni in dinamica, braccia a contatto per sviluppare reazioni istintive, scoprire il cerchio come uso marziale e non solo come modo per muoversi (e qui rimando tutti all'articolo sul Baguazhang di Loriano Belluomini del 2002 che secondo me rimane un "must" per tutti i praticanti interni, specie di Baguazhang) e via via sempre più nel complesso.

Man mano che il tempo passava e che i ragazzi macinavano le informazioni e le mettevano in pratica, mi rendevo conto che stavamo veramente andando veloci, rispetto ad altri seminari. Non insistendo troppo sulla camminata - cosa che invece normalmente si fa per tutti e due i giorni di norma - tutti hanno capito che LA chiave del Bagua è lì, nel concetto della circolarità del movimento e della continuità. 

Alla fine delle due giornate era chiaro a tutti che:
- il Baguazhang aiuta a capire il senso del movimento interno, l'integrità del corpo, il senso delle applicazioni, la potenza nelle applicazioni;
- Baguazhang è un "metodo - non metodo" ;
- per acquisire maggiore abilità occorre lavorare di più :-), quindi più cerchio e più cambiamento;
- il corpo è uno ed è l'intenzione che lo distingue nella sua efficacia.

Infine, specie per persone "speciali" con Paul e Saar, Baguazhang ha dato una nuova chiave di lettura per comprendere certe dinamiche che di solito noi consideriamo separamente, perchè tipiche di uno o dell'altro stile. Vedere le stesse cose che facciamo da un altro angolo permette di acquisire abilità, visione, una mente libera e più efficace.

Il commento sul seminario del 23-24 maggio di Paul Silfverstrale lo potete trovare sul suo sito, in inglese.

(Nella foto: Sifu Saar Avivi dietro e Larss in primo piano in Da Mu Xing)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Luigi,
nel mio cuore resti,unitamente a Loriano Belluomini,una delle pochissime persone che stimo davvero profondamente,per quanto hai saputo dare e darai ancora ai veri appassionati di Arti Marziali.
Conservo con gioia tutti i tuoi scritti,perchè mi danno continuamente quegli stimoli per superare le tempeste della vita.
Un abbraccio
Raffaele Burgo

Luigi ha detto...

Ciao Raffaele, grazie delle tue belle parole. Sono felice di sapere che sei sempre all'opera e che pratichi e insegni come un tempo. Un abbraccio a te e Loretta.