Mi piace allenarmi al mattino, quando non c'è nessuno in giro, e nei parchi all'aperto ci sono solo io e qualche altro disperato che corre al buio.
Napoleone diceva che il vero coraggio è quello del mattino presto, quando ancora non c'è luce e dobbiamo contare solo sulle nostre riserve personali di adrenalina e di motivazione. Lui parlava di attaccare battaglia, per me si tratta di buttare i piedi fuori da sotto le coperte e affrontare il freddo in casa, il sonno e tutti i pensieri alternativi, e focalizzarsi su lavarsi, vestirsi, coprirsi bene e uscire di casa.
Ho la fortuna di avere un piccolo parco vicino a dove abito, e di non abitare in una città affollata. In tre minuti a piedi raggiungo lo spiazzo, e questo tragitto breve mi consente di risvegliarmi definitivamente. In genere in questa stagione ci pensa comunque il freddo a svegliarmi.
La pratica del mattino è magica per molti motivi. Intanto è una pratica principalmente energetica, non per la potenza fisica (per quello meglio allenarsi la sera). Inoltre l'orario presto del mattino permette di avere una mente chiara e ricettiva. Infatti non è un caso se l'orario migliore per la meditazione è quello del mattino prestissimo, tra le 3 e le 5.
Alle sei del mattino si approfitta comunque del benessere di una mente riposata e aperta. Le migliori intuizioni arrivano a quest'ora: la comprensione di quello che sto facendo, la gioia di sentire il corpo che lavora bene e che finalmente integra le informazioni, la capacità di uscire dalla visione ristretta del movimento e di integrare tutto il corpo, il prima e il dopo, lo spazio e il tempo.
Sono piccole illuminazioni, ma rendono la giornata decisamente migliore, più vivace e con un grande senso di soddisfazione che mi accompagna, il corpo è rilassato e tonico, e lo spirito è più alto. Poi, mentre mi dirigo verso casa, il sole sorge, ed è davvero un momento speciale, io e lui, il cielo che si apre e che mi saluta. Mi sento parte dell'universo. Auguro a tutti i praticanti di acquisire presto questa nuova abilità, che nasce vincendo la pigrizia e il freddo.
(Nella foto, un maestro di Baguazhang che di traversie ne ha sapute affrontare molte nella sua vita, e sicuramente si è alzato molte volte presto al mattino: Wang Peisheng)
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