Mi sento a disagio a fare una introduzione alle parole di Bruce, ma credo che queste righe, le ultime di un grande libro che tutti dovrebbero avre letto più volte nella loro vita marziale, siano davvero illuminanti.
Non ci piaciamo, e passiamo la vita ad essere qualcosa di diverso. Ci vuole una grande forza e un enorme carattere per dire a se stessi e agli altri: "Tat twam asi", dal sanscrito: "Questo sei Tu".
Quando abbiamo capito chi siamo, il nostro viaggio può iniziare. Se in una granda mappa stradale manca il puntino rosso che dice "Voi siete qui", la carta non serve a niente.
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“Per poter cambiare, per diventare diversi, prima dobbiamo sapere cosa siamo.
Se non ci conosciamo, non possiamo verificare se il cambiamento sarà vero o falso.
Una cosa comunque è certa: hanno minore coscienza di sé quelli che non sono soddisfatti di se stessi, quelli che vogliono acquisire un'altra identità.
Siccome hanno rinnegato il proprio ego non desiderato, non hanno mai potuto esaminarlo.
Ne deriva che le persone insoddisfatte non riescono né a simulare, né a raggiungere un vero cambiamento.
Sono trasparenti, e le loro caratteristiche non desiderate rimangono, nonostante tutti i tentativi di autotrasformazione.
Ci rende trasparenti la scarsa coscienza di noi stessi.
L'anima che conosce se stessa è opaca.
La paura nasce dall'insicurezza.”
(B. Lee, "The Dao of Jeet Kune Do", foto di: Luca Santus)
2 commenti:
Bravo Maestro!
Hai toccato il punto cruciale dello svilupo/trasformazione personale - l'ombra. Il lavoro sull'ombra e' un lavoro duro e piutosto duraturo, ma e' necessario per chi tende a un cambiamento vero. Per fortuna , oggi esistono i modi efficaci e non tropo complicati, che possono aiutarci a dare luce ale nostre "parti ombrose". Un saluto da Lina :-)))
Ciao Lina, un abbraccio a te e grazie dei tuoi sempre graditi commenti. Ci vediamo tra dieci giorni? Un saluto forte da noi.
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