Il Baguazhang è famoso per le sue armi doppie, in genere di lunghezza medio corta, e facilmente nascondibili, ideali per funzionare in ambienti piccoli e in caso di scorta disarmata di personalità. C'è una varietà enorme di queste armi, dai coltelli a gomito alle corna di cervo, ai punteruoli con l'anello al centro, alle penne dei giudici, alle ruote sole luna, e così via. Nella tomba di Dong Haiquan sono state trovate le spade corte ad uncino di gallo, un genere di arma davvero speciale.
Ma l'arma di sicuro più particolare del Baguazhang è il grande Dao, la grande sciabola (Dadao, 大刀) che contrasta nettamente con l'uso delle armi doppie. Infatti il grande Dadao del Baguazhang era a suo tempo considerato una alternativa "impegnativa" al Dadao di lunghezza normale, che era stato usato prima nelle campagne come strumento di lavoro e poi era stato adottato dall'esercito come arma di massa per andare in battaglia contro l'invasore.
Il grande Dadao del Baguazhang, col suo peso, la sua grande lama e la sua ingombrante presenza, rappresenta l'eccezione che conferma la regola, e che spesso troviamo nelle singole arti marziali come una contraddizione. Si inserisce infatti un'arma pesante, difficile, nel curriculum della scuola per sviluppare abilità diverse e dare quindi flessibilità al corpo e alla mente dello studente. Infatti usare un'arma così pesante, così grande e così particolare da muovere non ha alcun senso, se non come strumento di lavoro con uno scopo preciso.
Quale sia lo scopo, lo lascio alla fantasia e alla perspicacia del lettore. Certo, se scegliete la versione leggera in alluminio o quella da wushu del Dadao per sciabolare leggeri e veloci in forme da esibizione, state facendo un cattivo servizio a voi stessi, vi prendete in giro da soli. Abbiate il buon gusto di andare a sollevare tre chilogrammi di metallo e fatelo funzionare con il vostro corpo. Questo è il senso della pratica del Bagua Dadao. E attenti ai polsi!
Nessun commento:
Posta un commento