lunedì 4 ottobre 2010

Ba Neng - Otto Metodi

Le fotografie di un allenamento di arti marziali si assomigliano tutte, con poche eccezioni. Soprattutto quando l'allenamento non prevede solo "figure" o posizioni artistiche, altamente fotogeniche, ma solo sano e dinamico scambio di tecniche, a varie distanze, con varie parti del corpo e con diversi intenti.

Sabato e domenica scorsi a Pula abbiamo allenato una sola tecnica per due giorni, anzi per la precisione un solo "spirito" di combattimento. Ma lo abbiamo fatto in otto modi diversi, applicando il Ba Neng del Baguazhang, e alla fine dell'incontro tutti i partecipanti hanno avuto la sensazione chiara e precisa, direi fisica, di quanto profondo sia un'arte marziale completa.

Gli Otto Metodi sono un piccolo gioiello nascosto tra le righe di quel grande classico che è "Ba Gua Quan Xue", scritto quasi cento anni fa da Sun Lutang. Sun le riassume in poche decine di caratteri, ma la loro valenza è straordinaria, perchè ci danno una visione nel profondo dell'arte, quando si va oltre la superficie. Quando si focalizza bene su una tecnica e la si studia in profondità, se la si indaga con la mente e poi - soprattutto - con il corpo di un partner, molte risposte arrivano.

Queste otto parole chiave sono state declinate nello spirito del Leone, l'animale yang per eccellenza, e con le otto parole sono state chiarite le posture statiche dei palmi, le catene di movimento morbide (Leone gioca con la Palla, ad esempio, ma non solo) e quindi l'applicazione a due in sparring.

La chiave è nell'uso del corpo e nella coerenza del movimento, dove i "Nove Palazzi Diventano Uno", per usare un'espressione classica. Alla fine della giornata i muscoli della schiena e in particolare del bacino erano ben doloranti, segno che il lavoro è stato fatto bene e dalle parti giuste del corpo.

I ragazzi di Pula hanno accolto con interesse e impegno la nuova sfida. Lavorare con loro è sempre stimolante e pieno di risvolti positivi e entusiasmanti. Con Sergio e Luca abbiamo avuto modo di lavorare su molti punti, aiutando i ragazzi a focalizzare bene i movimenti e a capirli nella loro interezza.

Un altro pezzo del puzzle è stato aggiunto, e questa volta, dalle figure del pezzo, si comincia a intravvedere la forma finale del disegno.

(Nella foto, Luigi e Maja in Kou, "sigillare")

1 commento:

Anonimo ha detto...

Alla mia terza volta in quel di Pola con soddisfazione ho constatato quale buon terreno ci sia in cui piantare dei semi e come presto germoglino in splendidi fiori,trasformarsi in gustosi frutti....grazie a tutti ancora per la vostra gentilezza e cordialità,per l'amicizia e la disponibilità...ciao a tutti .Sergio