martedì 19 febbraio 2008

Marco Superbi, un Amico

Scriveva oggi Marco Superbi:

"Ciao Luigi, sono felice che tu abbia potuto festeggiare così "marzialmente" i tuoi trenta anni di dedizione al gongfu.
E voglio cogliere l'occasione di questo angolo commemorativo nel blog, per unirmi ai festeggiamenti, perchè anche il mio cammino marziale compie venti anni.

E ci sono due persone che devo ringraziare particolarmente: Luigi e Yves. Dovrei dire in ordine di apparizione... Grazie per avermi preso sotto la vostra ala protettrice, introdotto e istruito alle vie dell'interno, aiutato nel viaggio, suggerito e confortato...
Abilmente siete riusciti ad essermi Maestri, fratelli ed Amici.
Non mi resta quindi che augurare a tutti, ed in particolare a noi tre : KUNG HAY FAT CHOY!! Marco"

Ho conosciuto Marco Superbi circa 17 anni fa, durante un seminario di Wing Chun a Tortona. Il cognome poteva trarre in inganno, e così mi sono subito preoccupato di verificare la sua attitudine. Risultato: siamo diventati rapidamente buoni amici, abbiamo praticato insieme e da allora ci unisce una stima reciproca e una grande passione per le arti marziali e la cultura cinese.

La foto che illustra questo post (da sinistra a destra: Yves Kieffer, Marco Superbi e Luigi Zanini) è stata fatta a Milano nel dicembre del 2002, quando ancora avevamo la buona abitudine di trovarci nella capitale lombarda per scambiarci gli auguri e passare una giornata tra un ristorante cinese, la libreria Hoepli e un continuo scambio di informazione e notizie. Bei tempi!

Che sia Wing Chun, Tuina, Baguazhang, Taijiquan o Yiquan, poco importa, Marco ha sempre qualcosa da raccontare dalla sua esperienza, e soprattutto sa ascoltare gli altri, ama condividere i suoi pensieri, e ha sempre una risata o una battuta da regalare. Memorabile, per Laura e me, il suo racconto del Camino de Santiago, che un giorno intraprenderò anch'io.

E' una di quelle rare persone con cui i rapporti possono essere semplici, si mantengano vivi nel tempo e basta un colpo di telefono per far ripartire il dialogo, allegro e vivace, esattamente da dove l'avevamo lasciato.

Anche con Yves Kieffer (l'amico taoista con cui ci siamo divertiti a scrivere "Il Kung Fu" per la Xenia) Marco ha un rapporto di grande dialettica. Qigong, Xinyi, massaggio, musica etnica e tradizionale, filmati e maestri, Yves è una fonte inesauribile di informazioni e di conoscenze, e Marco (come me) non perde l'occasione.

Marco è un insegnante di Wing Chun ma anche un'ottimo terapeuta e un qualificato docente di Tuina, il massaggio cinese, sul quale ha scritto un libro ("An Mo Tui Na, il tocco sapiente dell'antica Cina") e sicuramente ha acquisito, nel corso di questi anni, una grande esperienza, che unita alla sua naturale curiosità, lo hanno portato ad una grande finezza nell'arte. Lo dico perchè ho avuto modo di sentirlo lavorare sulla mia schiena ai tempi della mia ernia lombare.

Marco ha festeggiato i suoi vent'anni di pratica marziale (Wing Chun) proprio quest'anno. Vent'anni di pratica, di passione, di viaggi a Londra, poi più lontano, ad Hong Kong, alla ricerca di un buon maestro e della Vera Pratica, non sono pochi. Tanti sacrifici per far quadrare il contante e i desideri, il tempo e il lavoro, gli amici e gli allievi... sono vent'anni vissuti intensamente.

Quante discussioni, quanti incontri, quanti scambi di tecniche e di conoscenze e ancora serate di pratica, da soli e in compagnia di amici, allievi, maestri. Non ha nessuna importanza, credo, se alla fine non siamo diventati dei killer di professione, oppure degli autentici Terminator, o ancora grandi Guru e Maestri. L'importante è aver cercato di diventare, nei limiti del possibile, almeno un po' più saggi.

Grazie Marco

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Luigi, caro Marco,
Con voi due a volte mi sento di far parte di una specie di "Club dei tre moschettieri"! Fra pochi anni potremo anche trovarci per festeggiare "vent'anni dopo". Scherzo, ovviamente!
Ricordo benissimo il nostro primo incontro a Tortona e qui devo ringraziare l'amico Dario Capretta, Nino Bernardo e Franco Regalzi per averci dato - ognuno a suo modo - l'opportunità di incontrarci. Ricordo anche benissimo la lunga chiaccherata in tedesco con Luigi (!), seduti a tavola durante e dopo la cena del sabato. Un bel inizio per una lunga amicizia. Ricordo vagamente Marco, ci siamo rivisti dopo e siamo diventati amici.
Ma questi sono solo ricordi ... quando ci rivediamo in carne e ossa? Al più presto spero. Un affettuoso abbraccio ad ambedue.
Yves

Anonimo ha detto...

Caro Yves, in effetti così ti perdi una delle mie rare performance e non abbiamo neanche il piacere di incrociare le braccia! Quando è che organizzi un seminario chiuso a tre persone e ci inviti un fine settimana nel tuo regno?
Un abbraccio, ci mancherai grande saggio con la pronuncia francese!
Luigi