domenica 8 giugno 2008

Tai Chi Caledonia 2008, 11-18 luglio 2008 in Scozia

Dal 1996 Tai Chi Caledonia è l'Appuntamento con la a maiuscola per chi vuole conoscere il Taijiquan e il Nei Jia in Europa. Questo avvenimento creato e organizzato da Ronnie Robinson e Bob Lowey con il supporto di un ottimo staff (tra cui l'impagabile Karen) ha collezionato nei suoi primi 13 anni di vita una serie di plus non indifferenti, che cerco di riassumere di seguito.

1. La qualità dell'insegnamento
Accanto allo staff di insegnanti, selezionati tra i più competenti, più conosciuti e più interessanti in Europa, viene invitato ogni anno un personaggio di fama internazionale, che ha lasciato un segno importante nel mondo del Kung Fu. Nelle precedenti edizioni è stato possibile parlare e incrociare le braccia con William C.C. Chen, caposcuola del Taijiquan, ad esempio, o con Kumar Frantzis, famoso allievo di grandi maestri e autore di libri storici importanti; con Peter Ralston, campione di Lei Tai e Taijiquan; con Jan Silberstorff, caposcuola di Chen Taijiquan in Europa; oppure praticare Taijiquan e Qigong con Kathy Cheng (figlia del grande maestro Chen Man Ching), lavorare nel Qigong con Roger Jahnke o James McRitchie, entrambi autori di ottimi libri sul Qigong. E questo per non citarne che solo alcuni. Quest'anno, a grande richiesta, torna Sam Masich, allievo prediletto del famoso maestro Liang Shou-you, uno dei più grandi esperti di Nei Jia Gong Fu di Cina.

2. Il clima dell'incontro
Siamo in un campus universitario, nella Spittal Hill dell'università di Stirling, un ambiente di cultura in uno scenario naturale stupendo, tra coniglietti e paperette, laghetti e colline verdi-blu piene di querce secolari, sotto il Wallace Memorial di Braveheart. Lo scambio tra insegnanti e allievi è tra i più liberi e informali che ci siano. Lo staff è assolutamente disponibile ad assecondare tutte le richieste possibili, ed è dotata di quel "cuore caldo" che solo gli scozzesi sanno dare ai loro ospiti.

3. La funzionalità dell'insegnamento
Da questo incontro ognuno porta a casa molto. Non solo in termini di ricordi o di acquisti, ma per la propria pratica. Ci sono microcorsi di un'ora durante il fine settimana che permettono di scoprire cosa ci interessa davvero o di entrare per un'ora in un mondo che non conosciamo con insegnanti molto preparati. Poi, nei corsi settimanali, abbiamo quattro ore il mattino e quattro il pomeriggio per quattro giorni di fila per imparare due "main course" per bene e in profondità.

4. Crescita tecnica e personale
Dal confronto con gli altri partecipanti scaturiscono quasi sempre nuove amicizie, contatti, scambi tecnici e di informazioni, amori e ... insomma tutto quello che serve per capire meglio la nostra pratica. Poi, accanto a questo, le serate davanti ad un buon bicchiere servono a chiacchierare e a conoscersi, a scambiare conoscenze e magari anche contenuti più profondi. Il clima molto rilassato lo permette, ed è un momento davvero sereno, meglio approfittarne!

5. Convivialità
Ogni sera, e spesso anche durante il giorno, si organizzano avvenimenti spontanei nei vari chalet che compongono lo Spittal Hill. Chi suona la chitarra, chi canta, chi tiene spettacolini, chi offre semplicemente dell'ottimo vino e dei formaggi, chi porta la birra, chi ti accoglie con un caldo "hiia!" e da lì la serata comincia. Poi ci sono mille avvenimenti durante la settimana, per cui tutto tutto da vivere.

Scrivo questo perchè partecipare a questi incontri mi hanno permesso di crescere moltissimo a livello tecnico e personale. C'è un impegno economico da affrontare per i costi in sterline e per il volo (Ryan Air porta a Glasgow Prestwick direttamente da molto aeroporti italiani), ma sono sempre convinto, 13 anni dopo la "prima", che ne vale assolutamente la pena. Si ritorna con occhi diversi e con un'altra idea del Taijiquan o del Neijia.

Per maggiori informazioni cliccare su Tai Chi Caledonia 2008

Seeya there! (Nella foto: maestro Wang Hai-jun in Tuei Shou a TCC)

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