lunedì 30 maggio 2011

Saper leggere il Baguazhang





La pratica è il maestro della Severità. La teoria è la maestra della Comprensione. Dalla dialettica di Yin e Yang, tra severità e comprensione si muove l'essere umano. Da un lato la norma, la montagna, il precetto, la regola. Dall'altro l'accettazione, la comprensione, il mare, il consiglio, l'eccezione. Se non c'è movimento, tutto muore.

Sono ormai anni che ho deciso di condividere con i lettori i Canti e i Metodi del Baguazhang. Quando li ho conosciuti, ho avuto la sensazione di aver trovato un tesoro nascosto, finalmente il senso di un lavoro eseguito per anni aveva un metro di misura, finalmente avevo una bussola per navigare.

So perfettamente che il Canto o il Metodo danno solo una indicazione, il resto lo devo mettere io. E questo rende la sfida ancora più interessante. Perchè è vero che se non mettiamo in discussione il metodo, restiamo dei sognatori. Se invece lo mettiamo in discussione, rischiamo di perdere la motivazione a praticare. Dov'è la verità? Nel mezzo.

Pratica, pratica, pratica, serenamente, abbandonando ogni giorno le aspettative, capendo quando stai perdendo di vista i valori, lasciando andare l'Ego che cerca di essere "meglio di ... " e invece deve solo essere quello che è. "Lege, relege, et relege", poi chiudi il libro e pratica.

Adesso prendo la bicicletta e in questo magnifico mattino di sole vado a sentire i profumi e il calore del sole in mezzo alla campagna. Baguazhang è anche pedalare. E' uno spirito, uno stato d'animo, un'emozione. 

Pratica, pratica, pratica, e quando sei stanco leggi. Quando puoi incrocia le braccia con un fratello di pratica e quando ti senti in forma incrocia le braccia con altri sistemi. Non ci sono altre verità. 

(Nella foto, uno storico Chen Panling in forma di alabarda)

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