venerdì 27 maggio 2016
Baguazhang 3.3 a Modena
Sabato 28 maggio 2016 ci vedrà impegnati a Modena con il terzo seminario del terzo livello di Baguazhang stile Sun Lutang con la scuola "Tui Il Lago" del maestro Yuri Debbi, con la partecipazione di Monica Montecchi e Francesca Ferrari. E' la prima volta che il programma avanzato del terzo anno viene insegnato e trasmesso a degli istruttori esterni alla scuola Ziran, e siamo molto felici che questo lavoro trovi una continuità di trasmissione. L'impegno e l'entusiasmo che animano Yuri e Monica li rendono ottimi insegnanti.
Come diceva Zhao Daoxin, grande combattente e miglior allievo di Wang Xiangzhai, il Baguazhang soffre di vari complessi e di uno strato di "invisibilità" sotto il quale non si riesce mai a vedere chiaramente. Pur avendo ragione nella sua percezione sull'efficacia, basta andare oggi in Sud Est asiatico per vedere come e dove il Baguazhang ha lasciato il suo meglio nelle molte scuole di Silat, nelle Filippine, nel Taijiquan, e in mille altri piccoli sistemi di estrema efficacia. Il lavoro di torsione, di avvolgimento e di connessione circolare completo è molto utilizzato nelle migliori scuole di Taijiquan, e quelle più oneste confermano la provenienza del "motore" del movimento dai Ba Men, le Otto Porte, che insieme ai Wu Xing formano il "core" dei 13 Movimenti originari del Taijiquan.
Andiamo verso la solidificazione, e per assurdo verso una ancora maggiore apertura e integrazione di tecnica, intenzione e flessibilità con Yuri e la sua scuola. Il materiale tecnico diventa sempre meno, ancora due capisaldi importanti come i Jiu Gong e il Nei Gong, e per il resto sarà tutto lavoro di integrazione e di sviluppo. Spesso leggo che quello che si vede di Sun è solo una minima parte, che in realtà Sun avrebbe insegnato molte forme e molte cose diverse. Da un lato posso capire questo bisogno di reinventare l'insegnamento di Sun, dall'altro credo che quello che ci ha lasciato sia già un bagaglio enorme da apprendere e rendere vivo.
Meno è più. Investire in perdita. Tempo per ammorbidire e portare dentro. In sintonia con il lavoro svolto con Paul Silfverstrale, lasciamo che la coscienza del corpo produca il suo risultato, e che mille e più confronti sul tappeto insegnino la verità sul nostro modo di muoverci. La verità ci aspetta là fuori, ovvero sia qui dentro.
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