"Il concetto del combattimento del Baguazhang è: mai smettere di spostarsi, mai smettere di cambiare; combinare sempre le qualità di morbido e duro con quelle di interno ed esterno; apparire improvvisamente e scomparire improvvisamente; avvicinarsi rapidamente ed allontanarsi rapidamente; e non scontrarsi mai direttamente con un avversario. Se un movimento sembra difficile, cambia in modo che sia facile; se un movimento comincia diretto, cambialo in modo che venga dal lato e viceversa.”
- Lu Shengli, “Combat Techniques of Taiji, Xingyi, and Bagua”, p. 97.
2 commenti:
Carissimo,
Volevo proprio chiederti qualcosa sul combattimento come viene o veniva visto nel Baguazhang ed ecco l'occasione giusta! Pensando ai nove pali di cui scrivevi, mi viene da supporre che all'origine il bagua aveva come scopo l'abilità di poter combattere più avversari simultaneamente. Questo vale sia a mani nude che con armi? Esistono degli esercizi specifici in alcune scuole? O queste capacità sono andate un pò perse?
Un caro saluto,
Yves
Ciao Yves,
credo che in realtà i nove pali siano utili a sviluppare soprattutto velocità, concentrazione e cambiamento continuo, cosa che serve sia per un solo avversario che per molti. Se pensi al concetto giapponese di Randori... Quello che si fa con le mani si fa con le armi, quindi sì. Esercizi specifici: bisognerebbe chiedere all'enciclopedia del Baguazhang che è Loriano Belluomini, vediamo se ci legge!. Forse comunque sono andate un po' perdute oggi, anche se sono nascoste nelle forme.
Un abbraccio
Zha Leijie
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