Jiu Gong significa Nove Palazzi ed è la forma avanzata delle pratiche di spostamento e di passi, una forma evoluta di Da Mu Xing, la Grande Forma Madre, cioè il cerchio del Baguazhang. Jiu Gong è composto da nove pali piantati per terra a forma di quadrato di tre pali per tre, e il praticante deve muoversi all’interno della Foresta di Pali (altro nome di Jiu Gong) ruotando intorno ad ogni palo.
La distanza ideale tra i pali è di circa un metro, ma può variare secondo gli scopi della pratica. All’inizio i movimenti tra i Nove Palazzi seguono uno schema prestabilito di andata e ritorno dal primo al nono palazzo. Successivamente i movimenti diventano liberi, compresa la possibilità di uscire e rientrare con linee rette dalla foresta.
I Nove Palazzi vengono preparati attraverso la pratica della camminata in cerchio classica, Da Mu Xing, e dei due cerchi. Alcune scuole di Baguazhang aggiungono progressivamente più pali (3, 4, 5 ecc.) o addirittura file di pali, fino ad arrivare alla struttura dei Nove Palazzi. Lo scopo è sempre di sviluppare agilità, potenza, velocità negli spostamenti e integrità di postura.
La pratica di Jiu Gong può essere:
- semplice, cioè si entra e si segue solo lo schema degli spostamenti mantenendo la guardia ed eseguendo cambio singolo, doppio e continuo
- complessa, cioè usando per ogni palo uno degli otto Gua, oppure una tecnica diversa
- libera, applicando ad ogni palo una tecnica secondo le necessità dell’allenamento
Le tre modalità di base di Jiu Gong:
- a schivare: entrare come il Falco nella Foresta e compiere tutto il percorso sfiorando e ruotando attorno ai pali
- a colpire: cercare i pali come ipotetici nemici e colpire ad ogni incontro usando tecniche diverse
- alternare le due e usare schivate e colpendo secondo le necessità dell’allenamento
I Nove Palazzi adempiono quindi alle seguenti funzioni:
- allenare un numero sempre crescente di spostamenti, di passi e di cambi di palmo
- perfezionare la velocità e la qualità di cambio di palmo
- inserire l’elemento lineare all’interno dei cerchi
- seguire coscientemente una direzione centrale nel percorso da compiere
- diventare istintivi nei cambi di palmo e continui nel movimento
- fortificare e integrare la qualità del corpo per colpire da ogni posizione
- strutturare bacino, gambe e schiena per una grande presa a terra
- creare la premessa per la Forma del Dragone, cioè la forma “libera” del Baguazhang
2 commenti:
Caro Luigi, ciao!
Complimenti per il tuo bel blog.
Yves
P.S. Questa è solo una prova: è la prima volta che scrivo su un blog e se ci riesco, ti scriverò ancora e più a lungo ... preparati!
Molto bello e infinitamente utile,a mio modesto avviso un valido sistema di allenamento per più di uno stile di arte marziale,personalmente, un metodo vicino a questo lo uso attualmente per evitare gli attacchi e allenarmi nelle uscite circolari e praticando attualmente aikido,essendo anche questa un'arte con notevoli elementi di circolarità,ne trovo notevoli benefici.
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