mercoledì 23 gennaio 2008

Zhan Zhuang (站桩) - K. Foxx (1 di 3)


Quando penso che ho imparato l'inglese traducendo articoli di Inside Kung Fu negli anni '70, mi viene un po' da ridere. Rileggendo oggi questi articoli, mi rendo conto di quanto sia necessario avere gli "occhiali" giusti per capire a fondo il significato delle parole, specie nelle arti marziali.

ZHAN ZHUANG, UN METODO D’ORDINAMENTO DELLE DINAMICHE INTERNE

(di Khan Foxx)

Cos'è il Gongfu "interno"? Per la maggior parte degli entusiasti degli esercizi marziali significa allenarsi regolarmente in una serie di movimenti formali, che si suppone sbocchino in uno "sviluppo interno". Da qui questi ricercatori dell'interno iniziano con certi sistemi di esercizi marziali come il Taijiquan Yang, il Taijiquan Wu, lo Xingyi di Sun Lu-tang, il Liuhebafa di Chen Hsi-i, o l'Aikido di Ueshiba.

Generalmente, dopo aver speso un certo tempo con uno di questi sistemi, la maggior parte degli studenti comincia a deviare verso un altro stile, perché sentono che hanno bisogno di qualcosa "di più". Non di rado finiscono con una specie di "zuppa" di Gongfu.

Il problema che la maggior parte degli studenti non si pone è questo: "Questi sono o no esercizi interni?". La risposta è no, non realmente, sono prima di tutto esercizi marziali. Effettivamente non sono altro che un sommario di tutte le applicazioni tecniche importanti di un tema più centrale di principi interni che sono stati coreografati dai signori Yang, Wu, Chen, Sun, Ueshiba, e altri, tagliati su misura per i loro tipi di corpo e di carattere che soddisfaceva personalmente e individualmente il loro proprio ego.

D'accordo, allora cosa manca? Semplicemente questi studenti "vaganti" non sono mai arrivati alla parte dello sviluppo interno. Lo scopo qui non è di contare quanti sono i sistemi interni (in realtà, uno solamente), o qual'è il migliore, il più antico, quello che possiede più variazioni tecniche, che è più letale (tutti lo sono) o quale deriva direttamente da un prete taoista di grande reputazione e fama. Tutti questi maestri di fama erano bravi nel fare la stessa cosa, a prescindere da cosa sembrasse superficialmente; tutti avevano sviluppato la stessa forza basata sull'interno.

Cosa significa "interno"? Solo questo: esistono certi tipi di movimento di risposta che voi avete fatto senza sapere nulla degli antichi, arcani esercizi o delle loro filosofie. Sono modi di risposta che sono inerenti alle forze e alla dinamica della vostra anatomia e fisiologia, modi che sono presenti alla nascita e che quindi esistono senza alcun altro studio. Meglio possono essere definiti "innati", aggiustamenti riflessi che funzionano costantemente per tenere ogni cosa in un ordine bilanciato. Tipiche manifestazioni di questo sono la respirazione, il battito delle ciglia, tossire, scrollare le spalle, indietreggiare, rabbrividire, portare l'attenzione su qualcosa che cambia improvvisamente, i riflessi correttori che mantengono la testa eretta, l'alternanza di mani e piedi nel camminare, e ritirarsi davanti al dolore (ricordate l'ultima volta che vi siete bruciati? Dov'era andato a finire tutto quel "Gongfu del Dragone che ascolta con orecchie d'argento" che avete praticato per gli ultimi cinque anni?)

Allora come si possono sviluppare queste risposte intrinseche? Coltivando le armonie reciproche. Armonia è una di quelle parole bisbigliate degli esercizi marziali che si sentono spesso, ma si capiscono poco. Possiamo sentire, per esempio, che questi e questi movimenti sono in armonia con il suo spirito, o che manca di armonia con la natura, o che i suoi movimenti sono in armonia con quelli di qualcun altro. La coltivazione dell'armonia ha a che fare con la coordinazione attiva dei rapporti delle cose, coordinandole nella maniera in cui stanno in accordo bene e lavorano bene insieme.

(continua)

4 commenti:

ambrotek6x8 ha detto...

It continues to be remarkable: this
simple text on the principles...
Many of the 'big' USA teachers continue to use it as a reference.

It is close enough to be correct, even in Italian [as my Google translator presents].

It appears again in my recent and last publication for the basics..and also includes..as necessary the zi-ran.
..with best as always:
Dr. Khan 'conor' foxx

Luigi Zanini ha detto...

Thanks Dr. Foxx for leaving a message in this blog. I always toke ispiration and motivation from your work, specially being in Italy and sometimes quite far away from reliable sourcer of Internal Martial Arts. Your book on Liuhebafa and your articles are still my reference in my practice (even if I'm not a "big" teacher btw :-). Thanks again for all you shared with us.
Of course, you are more than invited to leave articles and thoughts on this blog, I will be honoured to put them into Italian. What is the title and where is your new book available? Best regards Luigi Zanini

MattiaBaldi ha detto...

Mi sembra tutto molto chiaro, complimenti. Sono un ricercatore e vivo in Cina da anni, allenandomi con YaoChenRong ho questi concetti chiari ora ma per anni non lo sono stati.
Vorrei, come te penso, che fossero chiari a tutti i praticanti e cercare in qualche modo di risollevare la situazione imbarazzante delle arti amrziali.

ciao.

Luigi ha detto...

Buongiorno Mattia, e grazie per il commento. La famiglia Yao è sicuramente la migliore erede della tradizione dell'Yiquan. Sei sempre il benvenuto se vuoi lasciare contributi sulla tua pratica. Sì, l'obiettivo è di dare un contributo "fattivo" (dal verbo fare) alle arti marziali. Un caro saluto e buon lavoro in Cina!